Ma non parlargliene corrisponde a renderli impreparati alla vita, ed allora io direi sappine parlare, con i giusti filtri senza nascondergli la verita.
Elvio, se mi ascolti pacificamente, e senza alzare spade, vedrai che diciamo la stessa cosa.
Il cieco è colui che non vede e che non ha amore per la vita, (pertanto non tu) neanche io sono in accordo con l'autore (per niente). Noi tutti che ci siamo ribellati a questo suo dire siamo i Vedenti che hanno provato dolore nel sentire parole del genere, che non sono un inno alla vita ma sono delle bastonate ai cuori.
Se non ci fossero persone contrarie al nostro pensiero forse non l'avremmo neppure esposto, e l'amore per la vita deve sempre essere annunciato, diffonde sorriso.
Volevo vedere qualcosa di buono in una frase che non mi è piaciuta.
Alla prossima :)
Non amo il silenzio, inteso come la mancanza di parole con il prossimo, mentre cerco il silenzio interiore quello che mette a tacere le voci vacue del vivere.
Tornando al silenzio nei confronti del prossimo lo considero un muro un atto egoistico, perchè nella parola vi è la nostra più grande ricchezza ma anche il nostro più grande fardello, la parola è quel filo che sa UNIRE e che sa irrimediabilmente dividere,e ci vuole grande responsabilità nell'usarla, è come possedere una pistola con la pallottola in canna, si può ferire e addirittura uccidere.
Ma il silenzio è terra sterile dove il prossimo coltiva incertezze e mostrifica pensieri talvolta semplici.
Io sono per la chiarezza di parole laddove si trova ascolto.
;)))
Ci sto provando.
Il cieco è colui che non vede e che non ha amore per la vita, (pertanto non tu) neanche io sono in accordo con l'autore (per niente). Noi tutti che ci siamo ribellati a questo suo dire siamo i Vedenti che hanno provato dolore nel sentire parole del genere, che non sono un inno alla vita ma sono delle bastonate ai cuori.
Se non ci fossero persone contrarie al nostro pensiero forse non l'avremmo neppure esposto, e l'amore per la vita deve sempre essere annunciato, diffonde sorriso.
Volevo vedere qualcosa di buono in una frase che non mi è piaciuta.
Alla prossima :)
Non amo il silenzio, inteso come la mancanza di parole con il prossimo, mentre cerco il silenzio interiore quello che mette a tacere le voci vacue del vivere.
Tornando al silenzio nei confronti del prossimo lo considero un muro un atto egoistico, perchè nella parola vi è la nostra più grande ricchezza ma anche il nostro più grande fardello, la parola è quel filo che sa UNIRE e che sa irrimediabilmente dividere,e ci vuole grande responsabilità nell'usarla, è come possedere una pistola con la pallottola in canna, si può ferire e addirittura uccidere.
Ma il silenzio è terra sterile dove il prossimo coltiva incertezze e mostrifica pensieri talvolta semplici.
Io sono per la chiarezza di parole laddove si trova ascolto.
Buona giornata Stefano.