Bukowski va perfettamente rispettato. Con la sua poesia, Hank ci insegna che il Poeta non fa altro che trasporre sul foglio di carta le emozioni e le impressioni derivanti dalle sue molteplici (e apparentemente semplici) esperienze esistenziali.
Per cui, siccome tutti noi abbiamo e facciamo delle esperienze, tutti gli esseri umani possono dedicarsi alla poesia.
Ecco, mi piace ricavare questo concetto altamente "democratico", in aperta contrapposizione con lo snobismo decadente, dalla carriera poetica di Bukowski.
Comunque: bellissima composizione che ritrae perfettamente il tepore della vita monotona di molti Uomini appartenenti al cosidetto "mondo civile".
Questo è Bukowski: un essere all'apparenza insignificante ma in realtà straordinario...
14 anni e 6 mesi fa
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Per me la solitudine non è solo "allontanamento e isolamento dagli altri esseri umani". Non sono soltanto gli Uomini che possono tenerci compagnia.
Ad esempio Thoreau, quando trascorse due anni nei pressi del Lago di Walden lontano dalla "società", nonostante vedesse sporadicamente alcuni visitatori, si senti' angosciato a causa della sua totale solitudine ma poi si accorse che la Natura, con tutti i suoi abitanti e la sua straordinaria bellezza, gli teneva compagnia.
Con questo voglio ribadire che, secondo me, la solitudine è un'IDEA e che, quindi, sta al soggetto interessato decidere se vestirla negativamente o positivamente.
14 anni e 6 mesi fa
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Probabilmente per liberarci dalle catene di ogni genere che ci affliggono nel nostro vivere quotidiano, proprio come Socrate, dobbiamo trangugiare non poca Cicuta. Senza la sofferenza e il sacrificio, purtroppo, non si ottiene nulla...però tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare...
Con la tua interessante riflessione e la conseguente citazione dei Ratti, non posso che ringraziarti per avermi regalato sincere lacrime gradite!
In pochi lo sanno, ma Christopher Mccandless è la nostra salvezza: l'esempio che può sottrarci al tedio dato dalla società egoistica in cui, purtroppo, siamo costretti a vivere.
Grazie per aver postato questa importante, illuminante citazione.
La vera libertà è quella di essere realmente e pienamente noi stessi, vivendo sotto il dolce comando delle nostre emozioni, le quali non devono essere in alcun modo scalfite o manipolate dal volere altrui.
Allora: è possibile, attualmente, in questa mordace società e in questa infima cultura, essere se stessi?
Per cui, siccome tutti noi abbiamo e facciamo delle esperienze, tutti gli esseri umani possono dedicarsi alla poesia.
Ecco, mi piace ricavare questo concetto altamente "democratico", in aperta contrapposizione con lo snobismo decadente, dalla carriera poetica di Bukowski.
Comunque: bellissima composizione che ritrae perfettamente il tepore della vita monotona di molti Uomini appartenenti al cosidetto "mondo civile".
Questo è Bukowski: un essere all'apparenza insignificante ma in realtà straordinario...
Ad esempio Thoreau, quando trascorse due anni nei pressi del Lago di Walden lontano dalla "società", nonostante vedesse sporadicamente alcuni visitatori, si senti' angosciato a causa della sua totale solitudine ma poi si accorse che la Natura, con tutti i suoi abitanti e la sua straordinaria bellezza, gli teneva compagnia.
Con questo voglio ribadire che, secondo me, la solitudine è un'IDEA e che, quindi, sta al soggetto interessato decidere se vestirla negativamente o positivamente.
Con la tua interessante riflessione e la conseguente citazione dei Ratti, non posso che ringraziarti per avermi regalato sincere lacrime gradite!
Grazie per aver postato questa importante, illuminante citazione.
Allora: è possibile, attualmente, in questa mordace società e in questa infima cultura, essere se stessi?