Maronn' Pino, che tristezza. :)
Lo so che non si può comprendere la profondità del respiro di questa frase se ci si interessa di certi argomenti in maniera superficiale, come nel mio caso. Ma, solo a leggere queste 2 righe mi sembra di esser stato scagliato vent'anni indietro, quando tristemente mi assopivo alle omelie della mia parrocchia, che all'incirca terminavano sempre in questi accessi d'amore per il Figlio di Dio. C'è un lezzo di messa irrespirabile. Io penso che ci siano infiniti modi di amare il proprio credo, alcuni sono più appassionati di altri...ma questo più che amore mi pare sia... fanatismo. E quasi mi spaventa.
(spero che non sarai offeso dal commento e che accetterai il pensiero di un miscredente).
11 anni e 7 mesi fa
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Guarda, senza dover fare molte analisi, ti dico che per mia esperienza, il processo col quale finisco per preferire un ricordo nasce sempre come un processo inconscio, e si sviluppa nella consapevolezza.
Ho sempre notato che nel ricordo si tende a eliminare tutto ciò che nell'atto presente, pesa. Il corpo innanzitutto. Il corpo pesa e ingombra e spesso duole. Nel ricordo tutto ciò non esiste. Per questo ci piace ricordare le cose belle, perchè sono anche più leggere...
11 anni e 7 mesi fa
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Io sono dell'idea che, più del coraggio, sia la paura, cioè il suo opposto, l'istinto di sopravvivenza per eccellenza. perchè ti previene da tutte i rischi della scoperta. Il coraggio al contrario ti espone, ma è indispensabile per la nostra crescita, perchè senza nessuna nuova conoscenza, senza scoperta, senza rischio, non evolviamo di "un centimetro!, soprattutto mentalmente, E ora non saremmo qui a discuterne.
11 anni e 7 mesi fa
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Hai ragione, gli aforismi o sembrano tediosi lamenti d'amore o severi rimproveri personali. A dir il vero quando uno pensa e scrive un aforisma lo pensa e lo scrive per sè più che per gli altri. :)
11 anni e 7 mesi fa
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Lo so che non si può comprendere la profondità del respiro di questa frase se ci si interessa di certi argomenti in maniera superficiale, come nel mio caso. Ma, solo a leggere queste 2 righe mi sembra di esser stato scagliato vent'anni indietro, quando tristemente mi assopivo alle omelie della mia parrocchia, che all'incirca terminavano sempre in questi accessi d'amore per il Figlio di Dio. C'è un lezzo di messa irrespirabile. Io penso che ci siano infiniti modi di amare il proprio credo, alcuni sono più appassionati di altri...ma questo più che amore mi pare sia... fanatismo. E quasi mi spaventa.
(spero che non sarai offeso dal commento e che accetterai il pensiero di un miscredente).
Ho sempre notato che nel ricordo si tende a eliminare tutto ciò che nell'atto presente, pesa. Il corpo innanzitutto. Il corpo pesa e ingombra e spesso duole. Nel ricordo tutto ciò non esiste. Per questo ci piace ricordare le cose belle, perchè sono anche più leggere...
:)