Fiorella Cappelli

Il cuore è "uno scellerato, un folle", è proprio questa sua "follia" a creare in lui caratteristiche uniche.
La mente lo sollecita con tanti interrogativi ai quali lui non sa dare risposte.
Lui va.
S'imbarca, come un marinaio che ama il mare, ma non conosce i luoghi dove approderà.
E' un'avventura, la vita "non mente"...il cuore!
Supporta-lo. :-)

Si dice  che le persone che inseguono la luna e si alzano  di notte si sentano "sole".
(come vedi Sir Jo, non c'è alcun errore...basta un gioco di parole.) :-)

Se il buon Dio avesse giudicato il mondo "uno schizzo venuto male" non gli avrebbe mai dato...il cielo per cornice.

Vedere la gente intorno a me piangere, mi rattristerebbe, ma mi farebbe anche incavolare vederli ridere perché me ne vado; potrei magari stringere delle mani e aggiungere "arrivederci" e poi vederli fare i peggio scongiuri...ed essere io a ridere.
A "questa cosa del commiato", confesso, non ho mai pensato...e poi mi chiedo se anche in quel momento sia giusto che io  mi debba preoccupare degli altri e non di me...:-)

adesso chiedi troppo, "quale" non lo so! :-)

Ok. Ma perché di corsa? :-)
Naturalmente...seduti è meglio.

Non è da tutti...notare i particolari; ci vuole una sensibilità particolare :-)

Ha ragione Giuseppe.
Sono gli unici che sanno...come prendere il volo :-)

Vale solo se parti dal presupposto che "la musica l'hai dentro"...

E' la condivisione del Natale, il più bell'augurio di Natale.
Grazie Sara, Buon Natale anche a te.