Potrebbe essere, al limite, il traguardo, lo "sfociare" di un male, ma non la fonte.
Il denaro non ha valenza nè positiva nè negativa. E' solo un mezzo, non un fine.
Nessun mezzo è negativo o positivo.
Certo che se lo si considera un fine diventa negativo, ma solo perchè è erronea e dunque negativa, l' accezione che in questo caso gli si da.
L' avidità e l' avarizia sono negative, perchè trattengono dei mezzi senza alcun fine se non il compiacimento del denaro stesso, ma non il denaro.
Se hai un progetto un sogno importante ed impellente da realizzare e sei senza soldi, è molto probabile che il denaro arrivi, è probabile che tu trovi il denaro per realizzare ciò che desideri. Quando i soldi non arrivano è segno ineluttabile che non tenevi granchè ad un desiderio, segno che non avevi nessun sogno importante.
Il denaro è solo un mezzo, non un fine
10 anni e 2 mesi fa
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Trovo che la storiella del ricco e del mistico, mostri che la sofferenza nasca dalla mancanza, nell' uomo, di qualcosa a lui caro; il denaro, è innegabile, ora, così come in passato sta molto a cuore all' uomo. Ma credo si tratti solo di un esempio, Osho avrebbe potuto utilizzare un uomo malato che avesse ritrovato la salute, nella sua storia. Non tutti gli uomini sono uguali e se taluni provano più dolore nella perdita dell' amore che non nella perdita del denaro o più sofferenza nella perdita del denaro che in quella dell' amore etc. etc. Certo è che la valutazione di quale sofferenza sia maggiore non è semplice poichè la concomitanza di più qualità di sofferenze contemporaneamente nell'uomo, lo disorientano rendendogli difficile ogni valutazione di sorta.
Inoltre questa lotta verso la ricchezza, non la condivido. Riccheza e povertà sono concetti non propriamente oggettivi. Un uomo può tranquillamente sentirsi ricco nel possedere una borsa di diamanti, un' altro (spero che tu mi conosca ormai) può sentirsi ricco vivendo serenamente con ciò che gli occorre e questo di solito accade se è ricco interiormente, ma se egli dovesse accumulare altra ricchezza materiale, quest' ultima non lo impoverirebbe interiormente. Solo il povero di spirito deve abbandonare i beni materiali superflui, o deve essere consapevole della loro superfluità per arricchirsi interiormente.
Nella storiella, Osho utilizza un povero di spirito, uno, cioè che non è ancora consapevole di quanto sia inutile il denaro ( inutile per arrichirsi interiormente) ma forse attraverso il gesto del mistico egli potrà vedere quanto attaccamento abbia verso il denaro. Come può un ricco per ravvedersi e modificare il suo atteggiamento verso i soldi e verso la vita, non essere costretto ad osservare il suo attaccamento al denaro ?
Ora però devo abbandonare temporaneamente la tastiera...
10 anni e 2 mesi fa
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Il denaro non ha valenza nè positiva nè negativa. E' solo un mezzo, non un fine.
Nessun mezzo è negativo o positivo.
Certo che se lo si considera un fine diventa negativo, ma solo perchè è erronea e dunque negativa, l' accezione che in questo caso gli si da.
L' avidità e l' avarizia sono negative, perchè trattengono dei mezzi senza alcun fine se non il compiacimento del denaro stesso, ma non il denaro.
Se hai un progetto un sogno importante ed impellente da realizzare e sei senza soldi, è molto probabile che il denaro arrivi, è probabile che tu trovi il denaro per realizzare ciò che desideri. Quando i soldi non arrivano è segno ineluttabile che non tenevi granchè ad un desiderio, segno che non avevi nessun sogno importante.
Il denaro è solo un mezzo, non un fine
Inoltre questa lotta verso la ricchezza, non la condivido. Riccheza e povertà sono concetti non propriamente oggettivi. Un uomo può tranquillamente sentirsi ricco nel possedere una borsa di diamanti, un' altro (spero che tu mi conosca ormai) può sentirsi ricco vivendo serenamente con ciò che gli occorre e questo di solito accade se è ricco interiormente, ma se egli dovesse accumulare altra ricchezza materiale, quest' ultima non lo impoverirebbe interiormente. Solo il povero di spirito deve abbandonare i beni materiali superflui, o deve essere consapevole della loro superfluità per arricchirsi interiormente.
Nella storiella, Osho utilizza un povero di spirito, uno, cioè che non è ancora consapevole di quanto sia inutile il denaro ( inutile per arrichirsi interiormente) ma forse attraverso il gesto del mistico egli potrà vedere quanto attaccamento abbia verso il denaro. Come può un ricco per ravvedersi e modificare il suo atteggiamento verso i soldi e verso la vita, non essere costretto ad osservare il suo attaccamento al denaro ?
Ora però devo abbandonare temporaneamente la tastiera...
... Guarda che Osho ti aspetta ...