Giulio Pintus

Non intendo " fare le cose con decisione" , ma solo perchè molte , tra le cose che facciamo le abbiamo già decise una o più volte , e dunque ci limitiamo a percorrere la strada che ci suggerisce il pilota automatico , ed anche perchè alcune scelte - esattamente come il tuo esempio della passeggiata- non hanno alcuna importanza : se mi trovo a fare  una passeggiata al  tramonto sulla spiaggia in dolce compagnia , è del tutto superfluo , ed adirittura contrario all' essenza di un simile evento , scervellarsi  per decidere in quale direzione dirigersi , o in quale verso.
Ma ragionando di questioni che un ' importanza cel' hanno e per le quali , dunque , è giusto disinserire il pilota automatico , devo ammettere che le cose vadano fatte con decisione , anche se dopo avervi riflettuto congruamente.

Aides , che la cattiveria umana sia cosa reale è risaputo.
Anche la via della giustizia , infondo, è illuminata dall' ingiustizia.
Se pensi alla grandezza del concetto di giustizia , pensa a quanto debba essere immenso il faro che la illumina.

Sei fuori :-))

Se la sorpresa è l ' emozione conseguente ad un evento inaspettato - cosi' come mi pare essa , propriamete sia - , nessuna attesa può esistere , a meno che l' evento non sia annunciato ; cosa che però distruggerebbe in termini il senso della sorpresa.
Ci si ritroverebbe infatti ad avere una sorpresa , frutto di un evento "ASPETTATO".
Ad onor del vero l' unico caso in cui la sorpresa può essere annunciata , è quello in cui l' evento che si preannuncia è contrario a quello che deve suscitare sorpresa ; anche in questo caso , però ,  l' attesa dell' evento non è migliorativa per la sorpresa , ma solo per l' inganno che produrrà la sorpresa.