Della vita ne so poco, o meglio pochissimo...quasi nulla, ma quel poco che so mi basta per capire che educare è più che istruire, è anche e soprattutto risvegliare la responsabilità di crescere, vincendo le paure e l'insicurezza per vivere con dignità e coraggio ogni pezzo di ogni giornata, e che Proibire senza educare o senza alcuna spiegazione logica e plausibile serve solo per alimentare l'istinto di trasgressione che fa parte della natura e della curiosità umana.
Nonostante i miei soli ventisei anni di esistenza fisica su questo vecchio mondo di prove e espiazione, Certi fatti quotidiani mi hanno dimostrato che ci sono errori ed errori. Da alcuni di essi impariamo a distinguere ciò che veramente è nostro da quello che i nostri genitori o professori o le persone più grandi di noi hanno creduto in buona fede di insegnarci come giusto. Ma, allo stesso tempo, ci sono anche quegli altri che continuiamo a ripetere, ripetere e ripetere ancora senza mai imparare nulla di utile o pratico, sia per mera abitudine che per pura negligenza.
11 anni e 9 mesi fa
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Chi siamo, cosa siamo e dove ci troviamo con esattezza!?
Buddisti, cristiani, musulmani, ebrei, atei, agnostici, spiritisti, eccetera ed eccetera... Perché etichettare così se, spiritualmente parlando, siamo tutti paragonabili ad un bimbo appena nato che non sa nemmeno chi è, cos'è e dove si trova con esattezza? E' vero che la troppa religiosità può essere un primo passo verso il fanatismo e che il fanatismo è una cosa odiosa e pericolosa. Il credere non è un bisogno, è semplicemente un "sentire" che si manifesta in maniera minore o maggiore in ogni essere umano. Le nostre credenze o convinzioni su qualsiasi argomento vertono su ciò che "crediamo" meglio "per noi stessi", quindi non deve essere imposte agli altri, né direttamente né indirettamente. Ciò che è "certezza" per noi può essere "dubbio" oppure "nulla" per loro!
Ma cos'è la verità assoluta e chi è il suo padrone!?
La verità assoluta è al di la del tempo e dello spazio e non appartiene a qualcuno, è per natura esclusiva e nega tutto ciò che è il suo contrario. La ristrettezza e le limitazioni della mente umana tendono a complicare la verità e quindi a suddividere l'assoluto in elementi contrastanti, cioè in mezza verità e in mezza falsità. E, purtroppo, gli uomini continueranno ad uccidersi gli uni gli altri fino al giorno in cui cominceranno a svilupparsi spiritualmente e a svolgere il loro dovere in modo imparziale e ponderato, opponendosi a ogni forma di integralismo e di predominanza di una fede o di un'ideologia qualsiasi sull'altra. E questo si applica anche agli atei e agli agnostici, soprattutto perché anche il non credere o il credere a metà è, alla sua maniera, una credenza basata sull'intolleranza e la paura del diverso. La verità (se così possiamo chiamarla) è che siamo tutti coinvolti in una guerra "psicologica" stupida, meschina insensata che ha già fatto tanti feriti e piagati, non solo verbalmente ma in alcuni casi anche fisicamente. Lasciamo perder le nostre diatribe e sforziamoci per quanto possibile per fare qualcosa di veramente utile e importante, cioè qualcosa che regali la vita e non la morte, per tutti quelli meno fortunati di noi.
Questa è solo una mia riflessione personale e quindi ampiamente opinabile, e come tale deve essere presa da chi non la pensa come me.
~Jean-Paul Malfatti*
*Jean-Paul Malfatti è un giovane aspirante poeta e libero pensatore italo-americano in cerca di se stesso e dei perché della vita e della morte.
12 anni e 3 mesi fa
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Nonostante i miei soli ventisei anni di esistenza fisica su questo vecchio mondo di prove e espiazione, Certi fatti quotidiani mi hanno dimostrato che ci sono errori ed errori. Da alcuni di essi impariamo a distinguere ciò che veramente è nostro da quello che i nostri genitori o professori o le persone più grandi di noi hanno creduto in buona fede di insegnarci come giusto. Ma, allo stesso tempo, ci sono anche quegli altri che continuiamo a ripetere, ripetere e ripetere ancora senza mai imparare nulla di utile o pratico, sia per mera abitudine che per pura negligenza.
Buddisti, cristiani, musulmani, ebrei, atei, agnostici, spiritisti, eccetera ed eccetera... Perché etichettare così se, spiritualmente parlando, siamo tutti paragonabili ad un bimbo appena nato che non sa nemmeno chi è, cos'è e dove si trova con esattezza? E' vero che la troppa religiosità può essere un primo passo verso il fanatismo e che il fanatismo è una cosa odiosa e pericolosa. Il credere non è un bisogno, è semplicemente un "sentire" che si manifesta in maniera minore o maggiore in ogni essere umano. Le nostre credenze o convinzioni su qualsiasi argomento vertono su ciò che "crediamo" meglio "per noi stessi", quindi non deve essere imposte agli altri, né direttamente né indirettamente. Ciò che è "certezza" per noi può essere "dubbio" oppure "nulla" per loro!
Ma cos'è la verità assoluta e chi è il suo padrone!?
La verità assoluta è al di la del tempo e dello spazio e non appartiene a qualcuno, è per natura esclusiva e nega tutto ciò che è il suo contrario. La ristrettezza e le limitazioni della mente umana tendono a complicare la verità e quindi a suddividere l'assoluto in elementi contrastanti, cioè in mezza verità e in mezza falsità. E, purtroppo, gli uomini continueranno ad uccidersi gli uni gli altri fino al giorno in cui cominceranno a svilupparsi spiritualmente e a svolgere il loro dovere in modo imparziale e ponderato, opponendosi a ogni forma di integralismo e di predominanza di una fede o di un'ideologia qualsiasi sull'altra. E questo si applica anche agli atei e agli agnostici, soprattutto perché anche il non credere o il credere a metà è, alla sua maniera, una credenza basata sull'intolleranza e la paura del diverso. La verità (se così possiamo chiamarla) è che siamo tutti coinvolti in una guerra "psicologica" stupida, meschina insensata che ha già fatto tanti feriti e piagati, non solo verbalmente ma in alcuni casi anche fisicamente. Lasciamo perder le nostre diatribe e sforziamoci per quanto possibile per fare qualcosa di veramente utile e importante, cioè qualcosa che regali la vita e non la morte, per tutti quelli meno fortunati di noi.
Questa è solo una mia riflessione personale e quindi ampiamente opinabile, e come tale deve essere presa da chi non la pensa come me.
~Jean-Paul Malfatti*
*Jean-Paul Malfatti è un giovane aspirante poeta e libero pensatore italo-americano in cerca di se stesso e dei perché della vita e della morte.
Paolino ❤
Ps. Anche Riccardino ti saluta e ti manda un forte abbraccio.