Paul Mehis

Caro Giuseppe, qui c'è da riflettere su nomi e sui numeri... un racconto molto simbolico, mi ricorda altri racconti in versetti.
Ho la sensazione che il centro della situazione sia una confusione tra bene e male...

Care Donne!!!
Partite dalla fame di poesia, navigando sul gusto della vita ed approdando direttamente su un tavolo imbandito...
Altro che setta "rimariana"... vi consiglio un circolo gastronomico :)
p.s.
Al vino penso io...

Il problema è che Baudelaire, non era d*nnato, era solo Vivo, in una massa di m*rti...

...e chi non sa sorridere :)

Vero Odiosa,confermo, da silenzioso...

Veramente splendida...

L'ultimo amico che mi ha raccontato una cosa del genere, dopo, non è più stato mio amico...Non è una questione "morale", ma di rispetto verso se stessi.
Ho conosciuto diversi s*igati che sono rientrati in Italia con "bellezze" esotiche di vent'anni di meno, e giustamente sono stati presi a calci in c*lo dopo poco :)

Secondo me, va intesa così...Il timido ed il "moralmente corretto" utilizzano la pazienza come scusa :)

Hai ragione Prometeo, il dolore come fuoco che lascia ustioni indelebili con le quali si deve imparare a conviverci.
Però, Prometeo,la nostra fine la decretiamo solo noi.