Paul Mehis

Ciao Vincenzo ti traduco il mio pensiero:" ci sono persone che sono profondamente sensibili( a detto loro) ma poi quando si tratta di non ledere la sensibilità altrui, diventano dei pezzi di ghiaccio (e con ciò non mi riferisco a non esprimere le proprie idee per non ferire, ma a farlo in modo da essere compresi). La sintesi sta nel fatto che comunque non giustifico i motivi che hanno portato questi individui al loro atteggiamento. Reputo che i doloro che uno prova nella vita dovrebbero portarlo all'empatia verso gli altri, ad evitarli, e non a cercare una specie di vendetta con il resto delle persone per le sofferenze vissute.

Saluti.

Personalmente rinuncerei ad il mio tempo per leggere, e dilaterei il mio tempo in altro modo.

Domenica, io sono stato felice per molto tempo, troppo forse, tanto da dimenticarmi il valore della serenità.In quella felicità però avevo perso qualcosa che faceva parte fondamentale di me, la chiamerei:" l'inquietudine dolorosa della ricerca che porta alla comprensione di ciò che sentiamo di essere".
Così un giorno sono sprofondato all'inferno per tanto tempo.
Comunque, sono sopravissuto e mi è servito per perdere quello al quale credevo di credere e rafforzare quello in cui credevo.
p.s.
Ho rilletto il mio turpiloquio e mi rendo conto che è impossibile comprenderlo, ma non trovo un altra strada più comprensibile, sorry!