Non ci deve essere amarezza nel cambiamento, se questo ci ha portato,anche se con estremo dolore, ad una maggiore consapevolezza di noi stessi.
In fondo, non credo che gli errori ci fanno maggiomente crescere, preferirei aver vissuto senza commetterne alcuno, credo però che gli errori compresi ci facciano "male" ed è per questo che si ricordano più dei passi corretti, ed il dolore, porta al cambiamento.
13 anni e 11 mesi fa
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Come esiste l'ottusità di chi non vede che la parola Dio, esiste l'ottusità di chi detesta tutto ciò che contiene la parola Dio.
Io la trovo molto bella!
14 anni e 6 mesi fa
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Ciao Antonio, per evitare un palese conflitto di interesse, ho votato due stelle e mezzo a testa, tra te e me... Singolarmente sono stato estremamente critico, ma nel complesso di manica notevolmente larga :)
Saluti!
13 anni e 11 mesi fa
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Mi intrometto nella discussione per sottolineare solamente che normalmente quando si parla di fede, la maggior parte degli interventi (che ho potuto leggere) a favore di questa, mi suonano spesso come caz*ate tutte uguali, una serie di parole messe in bocca ad un sacco di "credenti" che in realtà non hanno mai approfondito la conoscenza nel loro credo o non hanno abbastanza cultura o voglia per poterlo fare. Prendono per "verità assoluta” le parole di un uomo che parla da un pulpito che spesso a sua volta fa lo stesso...(ovviamente non parlo in senso assoluto)
Personalmente, non ho studiato teologia e non posso certo definirmi un credente, ma leggere i commenti di Brunason (mi riferisco in generale alle frasi del libro di Biagio Russo) mi fa pensare che se un giorno dovessi divenire un fedele, mi piacerebbe esserlo con la cognizione di causa che traspare dalle sua parole e con la sua cultura che va infinitamente oltre a quello che solitamente esce da una marea di “bocche sacre” che non fanno altro che allontanare dalla fede coloro dotati di un cervello e di un minimo di spirito critico.
Ovviamente è tutto solo un mio pensiero scaturito in generale dalla lettura, su questo sito, di commenti riguardanti una tematica difficile come la religione, anzi, che in assoluto reputo sia la più complessa.
13 anni e 11 mesi fa
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Ciao Sir, per quel che mi riguarda non penso alla possibilità di tradimento degli altri( e per altri intendo persone delle quali mi fido totalmente) sino a che io stesso non sentirò che posso tradirli, perciò la fiducia negli altri passa prima dalla fiducia che ho per me stesso.
Mi è capitato comunque di essere tradito, ma avevo solo sbagliato nello scegliere la persona alla quale dare fiducia, ma è un rischio che va corso.
Se credi in certe cose non puoi non pensare che esistano altri che la pensano come te.
14 anni e 4 mesi fa
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In fondo, non credo che gli errori ci fanno maggiomente crescere, preferirei aver vissuto senza commetterne alcuno, credo però che gli errori compresi ci facciano "male" ed è per questo che si ricordano più dei passi corretti, ed il dolore, porta al cambiamento.
Io la trovo molto bella!
Saluti!
Talmente "forte" da provocarmi nausea.
Personalmente, non ho studiato teologia e non posso certo definirmi un credente, ma leggere i commenti di Brunason (mi riferisco in generale alle frasi del libro di Biagio Russo) mi fa pensare che se un giorno dovessi divenire un fedele, mi piacerebbe esserlo con la cognizione di causa che traspare dalle sua parole e con la sua cultura che va infinitamente oltre a quello che solitamente esce da una marea di “bocche sacre” che non fanno altro che allontanare dalla fede coloro dotati di un cervello e di un minimo di spirito critico.
Ovviamente è tutto solo un mio pensiero scaturito in generale dalla lettura, su questo sito, di commenti riguardanti una tematica difficile come la religione, anzi, che in assoluto reputo sia la più complessa.
Mi è capitato comunque di essere tradito, ma avevo solo sbagliato nello scegliere la persona alla quale dare fiducia, ma è un rischio che va corso.
Se credi in certe cose non puoi non pensare che esistano altri che la pensano come te.