Complimenti, Flavia, la tua, più che una definizione, è una sottile distinzione!
Marco, il tuo commento mi suscita una tale tenerezza. Non mi sognerei mai e poi mai di toglierti la tua gabbia, specialmente adesso che so che spesso ci stai bene? Ora mi dispiace perfino averti ricordato che un giorno, ahimè, anche tu, come tutti, dovrai abbandonarla!
Gaetano, mi trovi d'accordo la gabbia intesa come schema sociale entro il quale l'uomo deve adattarsi a vivere o come protezione in generale è anche necessaria. Ma non come sottrazione forzata della libertà.
Silvana, grazie per l'apprezzamento!
14 anni e 8 mesi fa
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Davvero bella e commovente!
Tante volte mi sono posta queste stesse domande.
Ora so che se una colpa si può attribuire a Dio è quella di volerci liberi anche di sbagliare.
Dio non ci salva dal dolore. Per farlo dovrebbe impedirci di agire liberamente, ma ci salva nel dolore.
Il luogo dove Lui non è il cuore dell'uomo che commette atrocità!
14 anni e 8 mesi fa
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Flavia, lo scoramento conduce alla rassegnazione e la rassegnazione non è una giusta reazione. Nel nostro piccolo possiamo fare tanto. Ma, se siamo sconfitti in partenza, allora sicuro che alla fine ad attenderci troveremo il baratro.
14 anni e 9 mesi fa
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Prima non comprendevo la necessità di pregare e, se pregavo, lo facevo o quando ero proprio disperata o, comunque, mal volentieri. Poi ho capito che la preghiera è profonda meditazione che ti avvicina alla Dimensione Suprema e accresce, notevolmente, l'intelletto. Ora attingo, ogni giorno, a questa inesauribile fonte, risposte alle mie interminabili domande.
14 anni e 10 mesi fa
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Marco, il tuo commento mi suscita una tale tenerezza. Non mi sognerei mai e poi mai di toglierti la tua gabbia, specialmente adesso che so che spesso ci stai bene? Ora mi dispiace perfino averti ricordato che un giorno, ahimè, anche tu, come tutti, dovrai abbandonarla!
Gaetano, mi trovi d'accordo la gabbia intesa come schema sociale entro il quale l'uomo deve adattarsi a vivere o come protezione in generale è anche necessaria. Ma non come sottrazione forzata della libertà.
Silvana, grazie per l'apprezzamento!
Tante volte mi sono posta queste stesse domande.
Ora so che se una colpa si può attribuire a Dio è quella di volerci liberi anche di sbagliare.
Dio non ci salva dal dolore. Per farlo dovrebbe impedirci di agire liberamente, ma ci salva nel dolore.
Il luogo dove Lui non è il cuore dell'uomo che commette atrocità!
Qui il poeta è sincero e si vede!