Roberto Garro

Ciao terestre, mi fà piacere che ti siano piaciute le mie parole, ma tu chi sei?

Si ed è quello che fà compiere grandi imprese solo per un sorriso, quello che ti tiene sveglio la notte ... quello che anche dopo anni ti fà riempire pagine bianche con parole intrise di malinconia.

E' il sogno di ogni uomo, il problema è che a volte si rischia una denuncia per molestia.

Ci sono ferite che non si riemargineranno mai, mi ripeto spesso di aver sofferto abbastanza e che è ora di dimenticare, a volte credo di esserci riuscito, a volte il ricordo è come un lupo che ti azzanna alla gola ... le cicatrici migliori, ce le infligge l'amore per quello che noi gli concediamo.

Ne parlavo sta mattina con un amico; a volte ci sono persone che ti entrano dentro, così in profondità che poi, può succedere di tutto, ma non ne usciranno mai.

Io c'ho messo più di trent'anni per capirlo e metterlo in pratica e non è stato facile disilludrsi dai miraggi.
Hai carpito un segreto dell'esistenza.

Sono fuggito per anni alla mia vita fino a quando non potevo più nascondermi neanche da me stesso, allora ho dovuto fermarmi per ascoltare, ascoltare anche quel malessere che si sente dentro, quelle emozioni che urlano perchè vogliono uscire. Credo che per quanto uno possa fuggire, in realtà, corre solamente in cerchio sul suo cuore invaso dalle proprie paure.

Bella, sentita, vissuta, sofferta ... è come un fiore che anche se è morto, ne sentiamo ancora la fragranza, il profumo, ancora dopo tanto tempo.

Quando la musica sarà finita
ed il pubblico sulla strada di casa
solo allora accenderete le luci
ed io vedrò chi sono.