grazie del commento. e sono pienamente d'accordo con te. in assoluto i momenti negativi sono quelli che ci insegnano la vita. e come ho già detto in altre occasioni: com'è bello quel sorriso che viene dopo un dolore, quel voltarsi indietro e capire che non ci è stata tolta nessuna speranza e nessuna voglia di continuare ad andare avanti, quel sorriso che ha più sapore di quello che non ha mai conosciuto la sofferenza.
comunque il racconto è inventato, non sono io la protagonista!... ma mi metto nei panni di chi avrà vissuto un dolore simile. Grazie!
grazie di cuore fiorella..
il treno e la stazione in questo caso non sono che un emblema.
bisogna imparare ad apprezzare nel modo giusto l'amore che si riceve. evitare durezze dovute alle paure, che magari ci allontanano dalle persone che ci amano e che amiamo. ed evitare quindi di salire sul treno "volutamente" mentre l'altra persona, però, "non piange più".. Poi, dopo tutto, saremo noi stessi a piangere, vigliaccamente, solo dopo che il treno sarà partito! è il messaggio che vorrei comunicare.
15 anni fa
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Capisco quando dici "eppure sono felice", lo capisco. E' quella gioia, quella sensazione di serenità che deriva dalla consapevolezza di non esserlo veramente e di non poterlo mai essere completamente, e che ti porta a vivere però più intensamente le emozioni di questa vita strana, le cose assurde che accadono..., quell'emozione poi di tentare tanto e di dire "sono andata a sbattere la testa contro il muro" ma l'ho fatto per appagarmi, per non avere rimorsi, per dire d'averci provato. Tutto ci arricchisce. E'la sana consapevolezza di chi riconosce i limiti umani e della vita e ne è contento.
Hai ragione, in realtà non sai mai quale sia la cosa giusta da fare... bisogna agire nel modo in cui in quel momento di vita stiamo pensando di agire... senza pensare a ciò che sarà. E' anche il mio dilemma del momento. Se stai pensando di prendere una determinata decisione ci sarà un motivo, e qualunque esso sia è comunque un motivo valido per te.
comunque il racconto è inventato, non sono io la protagonista!... ma mi metto nei panni di chi avrà vissuto un dolore simile. Grazie!
il treno e la stazione in questo caso non sono che un emblema.
bisogna imparare ad apprezzare nel modo giusto l'amore che si riceve. evitare durezze dovute alle paure, che magari ci allontanano dalle persone che ci amano e che amiamo. ed evitare quindi di salire sul treno "volutamente" mentre l'altra persona, però, "non piange più".. Poi, dopo tutto, saremo noi stessi a piangere, vigliaccamente, solo dopo che il treno sarà partito! è il messaggio che vorrei comunicare.