Sir Jo Black

... ma quale organo è diventato digitale? ... :p

... forse in un ampolla di vetro?

;)

Esisto.
Percezione.

Esisto e quindi percepisco il fatto di esistere di essere. Sono consapevole di essere.

Muovo.
Sensazione.

Muovo ed il muovermi mi da sensazioni, emozioni, sapori, interazione. Sono consapevole di sentire.

Vorrei.
Desiderio.

Posso volere e questo crea desideri, bisogno di fare, di avere. Sono consapevole di desiderare.

Dove andrò?
Consapevolezza.

Mi chiedo dove andrò. E quì c'è la consapevolezza di non sapere a cosa serve: Essere, sentire, avere e desiderare.

Ecco cosa ci fa quella soffocante montagna di terra sopra di me.

Non riesco a sotterrare nulla. Il dolore diventa malinconia ed accumula granelli di terra alla opprimente montagna.

In effetti concordo con Gaetano, pur dicendo che la retorica a me non piace molto ...

;)

Può essere in superficie, ma non esser vista e quindi bisogna trovarla nella profondità dell'osservazione che si sta facendo ...

;)

Io dicevo tutt'altra cosa. Non dicevo di sicuro che uno fa una cosa per averne un tornaconto ...

Dicevo che certe volte si aspetterebbe, quando serve, di rivcevere qualcosa ... E con questo non dico altro.

Ci sono situazioni in cui ci si rende conto di dare, dare, dare, dare, dare, dare ... e restare senza nulla ;(

Ciao!

Concordo con Gaetano. A me finire un libro (che mi è piaciuto) dona un senso di pienezza ... e tutte le sue/mie emozioni restano nel cuore ...

Credo che sia quella la paura. Noi sappiamo quello che abbiamo fatto per conquistare la terra d'altri ... E ovvio che abbiamo paura che altri esseri "intelligenti" siano come noi :(

E' un approccio interessante per comprendere certa "umanità" ...