Scritta da: Alberto Iess
in Frasi & Aforismi (Poesia)
Un poeta che si rispetti si uccide in un verso, resuscita nel successivo.
Composta sabato 10 luglio 2010
Un poeta che si rispetti si uccide in un verso, resuscita nel successivo.
L'uomo è il peggiore degli esseri, l'unico sciagurato che si chiede il perché delle cose. Perché quello è partito, perché quell'altro ha ucciso, perché esistiamo, perché esiste l'universo? Ve la dico a modo mio: non esiste nessun perché. La realtà è caos irrazionale.
Nella vita incontrerai sempre degli abissi spaventosi che ti creano vertigini e paura. Tuttavia in quei momenti ti basterà ricordare che l'abisso c'è sempre stato mentre salivi la parete della tua vita: intento nella scalata non te ne accorgevi. Il modo migliore per superare le sofferenze? Badare a scalare senza voltarsi a ricordarle!
Della vita ha visto più il cieco che ha puntato gli occhi al sole, di chi si è sempre guardato i piedi per non inciampare.
Le debolezze e le qualità di un uomo, la stasi le nasconde.
Avremmo bisogno di tre vite: una per sbagliare, una per correggere gli errori, una per riassaporare il tutto.
La foglia si stacca e danza nell'aria. Un giorno purtroppo toccherà il suolo e tutto, inevitabilmente, finirà. Le grandi storie tutte terminano, le realtà idilliache svaniscono. E noi? Dovremmo essere come il vento, accompagnarle danzanti alla fine.
Ricordate che chi ama troppo, un giorno odierà. E chi ha odiato un po', forse un giorno amerà.
Vivere è passeggiare su di un colle: prima giungi alla cima, poi ti resta solo da scegliere se ridiscendere attraverso lo stesso sentiero o percorrerne uno nuovo. Resta il declino dopo la salita.
Per il futuro abbiamo mille progetti, nel presente siamo costretti a sceglierne uno, che, riguardando al passato, si rivela spesso sbagliato. Triste, no?