Scritta da: Alberto Iess
in Frasi & Aforismi (Morte)
Lamentarsi della morte è non accettar questa come naturale conseguenza della vita.
Composta domenica 12 settembre 2010
Lamentarsi della morte è non accettar questa come naturale conseguenza della vita.
Il volo ed il sogno hanno molto in comune; vedere la terra senza calpestarla è un po' come pensare un'azione e non compierla.
La vita è un dolce specchio d'acqua: chi si tuffa violentemente dentro ad ogni esperienza, lotterà contro le onde che ha creato; chi vi si immerge lentamente, vivrà con sobrietà e scivolerà tranquillo lungo le sponde dell'esistenza.
Il problema è che ha molto più senso un mondo senza senso!
Sapete perché ha successo chi considera la vita una guerra? Semplice, in guerra il coraggio diventa dovere. L'audacia si nutre sempre di un'opposizione. Tu sei là, i tuoi obiettivi son qua: vieni a prenderli, soldato.
Infondo cosa separa l'uomo da quella che chiama felicità? Una pozione: coraggio.
Un poeta che si rispetti si uccide in un verso, resuscita nel successivo.
Il paradosso per me è come il buio della notte: ti infonde il dubbio, toglie le certezze, ma al contempo ti permette di vedere le stelle in cielo. Del paradosso amo l'aspetto distruttore e nichilista, ma anche la sua capacità di spronare l'indagine umana.
Se la vita fosse un'opera d'arte, tu, piacere, saresti il tratto vorticoso del pennello. Lo scalpello che versifica l'espressione sul marmo silente della statua. L'aria che trasporta all'udito le note di una sinfonia rinascente.
Il moralismo nasconde un certo fanatismo.