Il segreto alla base del successo sta nella perseveranza verso l'obbiettivo che ognuno si è prefissato nella propria vita; "rimane comunque un successo, di cui andare fieri, anche, il solo averci provato."
Cento contributi; si, sono proprio cento! Che questi siano la punta di diamante di un inizio verso il riappropriarci dell'uso della parola per mezzo dell'abilità che noi stessi abbiamo creato e che stiamo progressivamente perdendo: la scrittura. Per noi, i nostri figli, per la speranza di futuro migliore, speriamo, al "cento per cento"!
Il vero potere non lo si ottiene né con le armi, né con la prepotenza, la sopraffazione, la violenza bensì con la più umile delle virtù: "l'amore e la giustizia".
Un omaggio ed un inno di speranza e lode a tutti coloro che soffrono e combattono per andare comunque avanti nel silenzio più letale che la vita con i suoi simili, a volte e sempre più spesso, ci mette di fronte: l'indifferenza!
Oggi abbiamo una facoltà che ci è stata concessa, negli ultimi cento anni, di meritarci ancora l'esperienza terrena; la capacità dell'accettazione del potere sovrastante della natura. Sin quando non capiremo questo l'equazione della vita che ci aspetta continuerà, a nostra insaputa, in senso inversamente proporzionale; il progresso che avanza verso il regresso: "l'anno zero".
"L'Italia (oggi) è una Repubblica fondata sulla democrazia e sulla libertà di pensiero", ergo; "l'Italia (oggi) è una Repubblica fondata sulla burocrazia imperante", le corporazioni, i massoni, le lobby, le caste: politiche, mediche, mafiose, amministrative, legislative, cattoliche, baronali nella completa sudditanza di un potere che non appartiene a nessuno schieramento politico ma solo al perseguimento del profitto personale. Forgiamoci sulla pelle l'ideologia pilota del grande maestro di pensiero e di rappresentazione artistica del capolavoro dei lavoratori in marcia del Quarto Stato di Giuseppe Pellizza da Volpedo, un'opera che fa parte della memoria collettiva italiana e che con la sua celebrità è diventata il manifesto della speranza di un mondo nuovo con cui si chiudeva il XIX secolo.
Il mio cuore, quando incontro le tue labbra, crea una fusione di anima, corpo e mente e implode come fa il sole ogni qual volta egli rigenera la sua energia riscaldando la terra.
Cedo alla tentazione della "carne" poiché sono nato uomo e travolto dalla passione gestisco i tempi di questa meravigliosa esperienza terrena: l'amore.
Invito, se esiste - non credo –un politico dei nostri giorni a cogliere questa sfida; provi egli a vivere un giorno con la capacità di spesa di un operaio, muratore, minatore, spazzino e con lo sforzo fisico e psicologico che ognuno di queste straordinarie persone - indispensabili per noi e anche per loro - sono costrette ad affrontare ogni volta che il sole entra timidamente nelle loro case e si rendano, lor signori conto del vero valore del fare o sentirsi politico o politicante, partendo dal più prezioso dei valori che i più disconoscono: "l'umiltà".