Scritta da: Staff PensieriParole
Pubblicata prima del 01/06/2004
Poche amicizie sopravviverebbero, se ciascuno sapesse ciò che il suo amico dice di lui in sua assenza, benché parli sinceramente e senza passioni.
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Poche amicizie sopravviverebbero, se ciascuno sapesse ciò che il suo amico dice di lui in sua assenza, benché parli sinceramente e senza passioni.
Ci si persuade meglio, di solito, con le ragioni che abbiam trovato da noi, che con quelle che si son presentate all'intelletto di altri.
Non è bene essere troppo liberi. Non è bene avere tutto il necessario.
Ma è probabile che la probalibità assicuri? Differenza fra tranquillità di coscienza e sicurezza di coscienza. Nulla può dare la sicurezza tranne la verità; nulla dà la tranquillità tranne la ricerca sincera della verità.
Tre gradi di latitudine capovolgono tutta la giurisprudenza, un meridiano decide della verità. In pochi anni di dominio le leggi fondamentali cambiano, il diritto ha le sue epoche, l'entrata di Saturno nel Leone segna l'origine del tale crimine. Ridicola giustizia, delimitata da un fiume! Verità al di qua dei Pirenei, errore al di là.
Le qualità dell'animo non si possono acquistare con l'abitudine; si perfezionano solamente.
L'espressione è di tutti ma il sentimento è di pochi!
I limiti della mentalità.
"Ciascuno esamini i propri pensieri: li troverà sempre occupati del passato e dell'avvenire.
Non pensiamo quasi mai al presente, o se ci pensiamo, è solo per prenderne lume al fine di predisporre l'avvenire.
Il presente non è mai il nostro fine: il passato o il presente sono i nostri mezzi; solo l'avvenire è il nostro fine. Così, non viviamo mai, ma speriamo di vivere, e, preparandoci sempre ad esser felici, è inevitabile che non siamo mai tali".
Gli uomini, non avendo nessun rimedio contro la morte, la miseria e l'ignoranza, hanno stabilito, per essere felici, di non pensarci mai.
Poiché, insomma, che cos'è l'uomo nella natura?
Un nulla in confronto all'infinito, un tutto in confronto al nulla, un qualcosa di mezzo tra nulla e tutto. Infinitamente lontano dal poter comprendere gli estremi, la fine delle cose e il loro principio sono invincibilmente legati in un segreto impenetrabile per lui, che è ugualmente incapace di scorgere il nulla da cui egli è tratto e l'infinito da cui è inghiottito.