Scritta da: Marianna Mansueto
Il silenzio eterno degli spazi infiniti mi spaventa.
Commenta
Il silenzio eterno degli spazi infiniti mi spaventa.
Né la contraddizione è indice di falsità né la coerenza è segno di verità.
Un nonnulla ci consola, perché un nonnulla basta ad affliggerci.
È molto più bello sapere qualcosa di tutto, che tutto di una cosa.
L'uomo più saggio non è colui che sa, ma chi sa di non sapere.
Per comandare un vascello non si sceglie il passeggero di casato più nobile.
[Bisogna] cominciare col compiangere gli increduli: sono abbastanza infelici per la loro stessa condizione. Non bisognerebbe ingiuriarli, tranne il caso che ciò possa servire a qualcosa; ma ad essi questo nuoce.
Un niente ci abbatte, perché un niente ci consola.
L'inclinazione ad amare se stessi è l'inizio di ogni disordine in guerra, in politica, in economia, nel corpo.
Chi non vede la vanità del modo è vano a sua volta. Ma poi, chi non la vede, tranne i giovani immersi nel frastuono, nel divertimento e nel pensiero dell'avvenire?
Ma togliete loro ciò che li distrae, li vedrete inaridire nella noia. Allora, pur senza conoscerlo, sentono il nulla, ed è davvero una disgrazia essere tristi a tal punto quando si riflette su se stessi, e non potersi distrarre.