Scritta da: GRANDI SPERANZE
Si finisce per diventare ciò che si vede negli occhi di quelli che di desiderano.
dal libro "Il gioco dell'angelo" di Carlos Ruiz Zafón
Si finisce per diventare ciò che si vede negli occhi di quelli che di desiderano.
Non avevo capito fino ad allora quanto desiderassi continuare a respirare, continuare ad aprire gli occhi ogni mattina e poter uscire in strada per calpestare i ciottoli e vedere il cielo e, soprattutto, continuare a ricordare.
Tutto è racconto, Martìn. Quello che crediamo, quello che conosciamo, quello che ricordiamo e perfino quello che sognamo.
Un racconto, mi aveva detto un giorno Julian, è la lettera che un autore scrive a se stesso per mettere a nudo la propria anima.
Non si preoccupi. È la foga della gioventù. Non creda, gliela invidio molto. La giovinezza è una fidanzata capricciosa. La comprendiamo e l'apprezziamo solo quando ci lascia per un altro e non torna più.
Visibilmente inquieto per l'assenza dell'oggetto della sua infatuazione unidirezionale.
Il cuore, come se sapesse qualcosa che io ignoravo, mi batteva nelle tempie all'impazzata.
Non devi credere a tutto ciò che vedi. L'immagine della realtà che ci offrono i nostri occhi è solo un'illusione un effetto ottico.
In questa vita si perdona tutto, tranne la verità.
Lei è un brav'uomo, Fermìn. Cerchi di nasconderlo.