Scritta da: C. De Padua Visconti
Il primo posto in cui mi sono perso è stato nei tuoi occhi.
Composta lunedì 20 novembre 2017
Il primo posto in cui mi sono perso è stato nei tuoi occhi.
Il mio cane quando abbaia non lo fa con tutti. Credo abbia nell'istinto la capacità di leggere il cuore della gente. Con quelli che non amano gli animali si arrabbia, quasi a dire: ma chi ti credi di essere tu.
Mi piacciono le persone che parlano con garbo e delicatezza, persone che hanno equilibrio nella comunicazione, che riflettono, che non sminuiscono, che incoraggiano, che rafforzano. La delicatezza del linguaggio al pari dei petali di una rosa, delle ali di una farfalla.
L'unico modo per abbracciarsi di più è dormire in un letto singolo!
Lui non porta rancore
anche se sbadatamente gli faccio un torto,
lui è triste quando io sono triste,
lui gioca quando io sono felice,
lui è gentile quando io non lo sono,
lui è sempre grato anche quando
non gli posso dare nulla,
lui mi segue ovunque,
mi parla con i suoi occhi neri,
è sempre dolce e rispettoso,
è leale,
lui è semplicemente il mio cane.
La musica che ascoltiamo è un riflesso del nostro stato d'animo, racconta a suon di note le gioie, i dolori, che in quel momento custodiamo segretamente nell'anima.
Se il treno che aspettavi tarda a sostare, è ora di cambiare stazione.
Spesso il mio cane avverte la mia tristezza. Mi salta addosso, mi guarda con i suoi occhi dolci, mi accarezza, scodinzola e io ne sono meravigliato. La sensibilità non è solo umana!
Taci nei labirinti delle emozioni e, mentre tenti invano di velare l'amore che hai dentro, la mia anima ti ascolta in silenzio.
Sii felice oggi, sii felice in questo momento, non riservare la felicità per occasioni future, non aspettare la domenica, nemmeno la vacanza, ogni minuto che passa godilo, il presente è ciò che sei quando sei conscio, il passato un ricordo, il futuro una speranza.