Scritta da: C. De Padua Visconti
Tu andavi via e calava sul mio corpo un dolente freddo, portavi con te la mia pelle e mi sentivo preso nella morsa di una solitudine di ghiaccio.
Composta sabato 14 maggio 2016
Tu andavi via e calava sul mio corpo un dolente freddo, portavi con te la mia pelle e mi sentivo preso nella morsa di una solitudine di ghiaccio.
Soffermatevi a guardare negli occhi l'anima che amate, il tempo va di fretta e non vi aspetta!
L'amore vero è un gran maleducato: entra nel tuo cuore senza bussare, invade la tua anima senza chiedere permesso, padroneggia la tua mente senza riserva. È questa la maleducazione che voglio.
Vorrei si replicasse quel sogno tutte le notti, sarebbe un antidoto alla tua distanza!
Ci sono coincidenze che gli occhi non vedono, i cuori ascoltano, ma solo le anime amplificano!
Inaspettatamente sei entrata nel mio cuore, hai aperto la tenda della tua anima e hai posto il tuo amore come una fantastica dimora!
Questo pensarti senza sosta non so come definirlo, forse è troppo presto per chiamarlo amore, non so ma dentro me è tutta magia da quando ti conosco!
Noi non lo sapevamo ma il destino sì, era consapevole che prima o poi ci saremmo incontrati per amarci fino alla fine.
Ogni tanto toccatevi il palmo delle mani, fateli baciare come le labbra, c'è una magica sintonia che sigilla le vostre anime quando amate con le mani!
Non chiamatela fortuna quando avete in dono il privilegio di captare in anticipo l'essenza altrui! È come leggere un libro prima di averlo sfogliato!