Non cerchiamo applausi, "osanna", visibilità, pacche sulle spalle, complimenti, menzioni particolari: sarebbe triste. Evitiamo di salire sul pulpito per metterci in mostra. Tutto ciò che facciamo, ma soprattutto, tutto ciò che siamo, non sfuggirà agli occhi di chi tutto vede. Se è in alto, un motivo ci sarà.
Non c'è cosa più triste che condurre una vita da "morto".
Non c'è cosa migliore che imparare il prima possibile a "camminare con le proprie gambe"; non c'è cosa più vera che allontanare e allontanarsi dagli ipocriti.
Chi non lotta per difendere la vita, non è degno di viverla.
Correre, correre, correre, per andare più veloci. Solo per "finire" prima.
Pensare che in Italia ci possa essere la ripresa, è come entrare in una casa d'appuntamento e chiedere di una donna vergine.
Più le cose peggiorano quaggiù, più guardiamo Lassù.
Ho fatto una ricerca su Google, una visione del pianeta terra vista dal satellite. Splendida, però, non riuscivo a trovare l'Italia; giuro! Dopo tanto insistere, finalmente la individuo. Andavo alla ricerca di uno stivale; invece, con grande mio stupore, ho notato come abbia cambiato forma. Ora appare una grande supposta.
Le case farmaceutiche vivono grazie ai malati; i medici vivono grazie ai malati; i malati vivono per le case farmaceutiche e per i medici.
Se intorno a te vedi il vuoto, senti il vuoto, respiri il vuoto, nulla di strano, è normale. Apri la tua mente, senti con il cuore, ma soprattutto, alza lo sguardo: scruterai l'Immenso.