Scritta da: Staff PensieriParole
Pubblicata prima del 01/06/2004
Un tempo, davanti a un morto, mi chiedevo: "A che gli é servito nascere?". Ora mi faccio la stessa domanda davanti a ogni vivo.
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Un tempo, davanti a un morto, mi chiedevo: "A che gli é servito nascere?". Ora mi faccio la stessa domanda davanti a ogni vivo.
Un uomo che si rispetti non ha patria.
Il male, al contrario del bene, ha il duplice privilegio di essere affascinante e contagioso.
C'è in me una nostalgia di qualcosa che non esiste nella vita e nemmeno nella morte, un desiderio che su questa terra niente appaga, fuorché, in certi momenti, la musica, quando evoca le lacerazioni di un altro mondo.
Prendere sul serio le cose umane è segno di qualche segreta carenza.
La timidezza fonte inesauribile di disgrazie nella vita pratica, è la causa diretta, anzi unica, di ogni ricchezza interiore.
Che lo vogliamo o no, siamo tutti psicoanalisti, amanti dei misteri del cuore e della mutanda, palombari degli orrori. Guai allo spirito dagli abissi chiari!
C'è un Dio al principio, se non alla fine, di ogni gioia.
Non vi è che questo pullulare di moribondi affetti da longevità, tanto più detestabili in quanto sanno organizzare così bene la loro agonia.
Sebbene io abbia della vita una concezione tetra, ho sempre nutrito un grande amore per l'esistenza, un amore talmente grande da convertirsi in negazione della vita, perché non possedevo i mezzi per soddisfare la mia voglia di vivere.