Scritta da: Erika Moon
Non mi fa male vedere i tuoi occhi così vuoti, mi fa male vedere che tu li riempi di vuoto.
Commenta
Non mi fa male vedere i tuoi occhi così vuoti, mi fa male vedere che tu li riempi di vuoto.
La speranza è l'ultima a morire, ma solo se ci credi davvero non muore mai.
Ognuno è libero di agire nel modo che ritiene più corretto, ma con pari correttezza deve abbassare lo sguardo a ogni conseguenza che ha scritto per sé. Ciò che rimane di ogni comportamento è un libro da leggere con cui crescere.
Mi dicono che la più bella amica degli scrittori sia la natura, che gli alberi faranno sempre ombra sui pensieri tristi e che il sole li renderà, attraverso i fiori, in pensieri allegri. Mi chiedono se per me sia così. Penso al mio fiume, al suo parlare rumoroso e alle stelle che si tuffano dentro in tutte queste notti d'amore. Penso così tanto che non sento più il bisogno di rispondere. Vedo così tante immagini che il pensiero della stessa natura mi ha regalato che non sento più il bisogno di guardare.
Assunta una propria felicità la cosa migliore è rendere felici gli altri, non solo rendendoli partecipi delle nostre gioie, ma accarezzando le loro tristezze per farle addormentare e fare rinascere di nuovo il sole anche in loro. Ricordiamoci di migliorare. Noi e gli altri, perché gli altri hanno sempre qualcosa di nostro. C'è la ricompensa: è il loro sorriso.
Se filosofia è chiedersi perché mi piace. Se filosofia è cercarlo a tutti i costi non mi piace più.
Sottofondo. Canzoni: le più belle. Tante stelle che nemmeno le conti. Loro che si sentono un po' in imbarazzo guardandoci. Sanno che ci vogliamo, noi. Montagne, quelle che aprono il cuore sopra gli orizzonti del tuo destino. Ci sono, ti vorrebbero proteggere, ma rimangono immobili. Se mi chiedono cos'è la vita vedo tutto questo. Ma soprattutto lui. Dentro e dietro a queste immagini. Non voglio nulla di più.
Razionale o sognatore. Il dilemma. Duro o fragile. Nessuno si guarda allo specchio, però, e ammette quanto sia razionale il desiderio di far avverare un sogno. E nessuno ammette quanto sia fragile la sua durezza. O solo luce, o solo ombre. Ma il mondo è bello per il contrasto. Solo questo dà enorme completezza.
Aveva una barba bianca, capelli che avevano vissuto molto, uno sguardo piuttosto rasserenante. Eravamo seduti su una panchina. Io ad aspettare lui, lui ad aspettare il caso. Iniziò, senza nemmeno conoscermi, a raccontare dei suoi viaggi. Gli chiesi quale fosse stato il migliore. Mi ha risposto così: "Quello dentro il cuore della persona che amo". Non volli avere il coraggio di salutarlo, prima di andare via.
Se mi offendi, non posso guardati negli occhi e sorriderti, perché il mio sorriso l'ho costruito sulla fiducia e sulla serenità della mia mente. Mi fai male se la accusi.