Il fiume non è letto che lo accoglie, ma acqua che scorre, che lo cavalca, che a volte lo ignora e lo oltrepassa. Essere fiumi significa continuare a vivere nonostante le mille barriere che le circostanze e le persone potranno imporci. Essere fiumi significa sapere che il cammino verso il mare è ancora lungo, ma nulla ci potrà fermare. Essere fiumi significa credere all'amore che ci lascia. Tutto, proprio tutto, ritroveremo nel mare. Ma l'importante, adesso, è il cammino verso di esso.
Il successo è davvero tale se almeno dieci volte nella vita, prima di ottenerlo, siamo caduti in un burrone interminabile. Mi spiego: se dopo dieci cadute siamo riusciti a rialzarci, il nostro successo è meritato.
Ogni libro è meraviglioso dal suo inizio alla fine. Ma credo che la vera meraviglia che in tutto il libro noi sfioriamo, riusciamo a toccarla veramente quando il libro è finito. Dopo la sua fine ci regala dieci minuti di silenzio in cui ci sentiamo totalmente padroni fragili di noi stessi e l'unico desiderio che scoppia nel cuore è quello di essere valorosi. Ecco, dopo tutto questo c'è un profondo sonno. Al risveglio, se il libro è davvero un buon libro condurremo delle azioni per essere davvero valorosi, se il libro non lo è tutto passerà inosservato e quelle magiche persone della sera precedente saranno le persone di sempre.
Il bacio più bello è sempre quello inaspettato, quello che non desidera la fine, quello che ha intenzione di ricostruire sapendo ciò che adesso veramente si vuole.
Accontentarsi? Dipende. L'Accontentarsi credo che sia un ponte su un mare infinito. Se non avrà ripensamenti è un abbandono della vita. Se li avrà e cercherà di ottenere il giusto è una tappa della propria vita spesa bene.
Molti di noi si perdono. Lottano per tutta la vita con un unico fine: l'amore; al tramonto dei propri giorni hanno intrapreso una sola lotta. In realtà dovrebbero farne mille e in ognuna di esse combattere con una sola arma: quest'arma, ovviamente è l'Amore.