Le persone che ci rendono felici non vanno tenute strette, vanno fatte sentire a casa. Perché far sentire che uno ci tiene a loro è diverso da avere bisogno di loro per essere felice. Perché l'affetto è condivisione per prima cosa, anche dell'infelicità, anche sempre.
È l'amore che, con dedizione e cura, ricuce le ferite inferte da rapporti passati, che offre l'occasione di superarli e renderci pronti a qualcosa che saremo in grado di apprezzare pienamente, non senza osservare quelle cicatrici segno di qualcosa che abbiamo vissuto, attraversato e superato.
Ama chi saprai amare senza attendere nient'altro che amore e a cui saprai dare null'altro che amore.
Dio riservò il suo tocco migliore per l'ultima sua opera: la Donna.
La verità costa sempre un po' d'orgoglio, ma poi si sta meglio.
Chi ama resta. Chi non ama trova un pretesto per andarsene. Chi non è amato alle volte dovrebbe amarsi di più e andarsene senza pretesti.
I silenzi non confondono né si confondono nel rumore di fondo della ragione, perché mentre la ragione è intenta a decifrare parole vane, il silenzio si interseca tra le rime dei pensieri sciogliendosi in un linguaggio che vale più di mille parole, ed è così che vanno ascoltati.
In genere si obietta o si "ha che dire" su ciò che non si riesce a fare, mentre un altro ci riesce.
Tragedie a parte, vince solo chi sa dare il cuore.
L'opportunità è la speranza che spalanca la porta solo a chi ha voglia di afferrarla.