Scritta da: ***Chiara***
in Frasi & Aforismi (Amore)
C'è qualcosa di più bello al mondo che una donna non lo contenga già in uno sguardo?
dal libro "Un posto nel mondo" di Fabio Volo
C'è qualcosa di più bello al mondo che una donna non lo contenga già in uno sguardo?
Seduto al bar con lei non ero riuscito a dire praticamente nulla. Nemmeno che avevo il suo guanto a casa. Avrei voluto chiederle il numero di telefono, l'e-mail, ma non ne avevo il coraggio. Lei mi aveva invitato a bere un caffè prima di partire, come se volesse chiudere, con me, una fase della sua vita. È solo che, quando capisci che è tardi, faresti di tutto per recuperare. In realtà, ho sempre avuto paura di disturbare. Come da piccolo, in casa d'altri, quando mi chiedevano se volevo un bicchiere d'acqua, anche se avevo sete rispondevo: "No, grazie". Quando qualcuno mi offriva qualcosa, prima ancora che finisse la frase avevo già detto di no. Nella vita ho sempre avuto paura di essere di peso, di essere una scocciatura. Questa è una vera fregatura.
A parte che noi non lo avevamo scelto a tavolino, ma c'eravamo sempre misteriosamente cercati. In qualche modo, c'eravamo scelti su quel tram. C'era sempre stata fra noi una sorta di tacita alleanza. Sul tram, sin dal principio, fra tutte le persone io vedevo e notavo solo lei. Lei e tutto ciò che faceva, anche i più piccoli gesti. Le altre persone erano solo maschere per me, lei l'unico viso. Forse il segreto è che basta aprirsi un attimo. Come quei muri che si vedono per strada: da una piccola crepa spunta una piantina. Ero diventato come quel muro. Da una mia piccola apertura era nata una piantina di emozione e di curiosità. Era come se le altre donne, le altre storie fossero state come bei mazzi colorati di fiori che porti a casa e metti nel vaso. Gli cambi l'acqua tutti i giorno, ma pian piano appassiscono e lentamente muoiono. Michela invece era una piantina che cresceva.
La prima volta che ci siamo frequentati non eravamo in grado di amarci. Eravamo come due persone che hanno tra le mani lo strumento che amano, ma non lo sanno suonare. Poi abbiamo imparato.
La sera che ho saputo che mio padre era morto, mi sono fatto un bagno. Non ho chiuso il rubinetto e a un certo punto l'acqua ha cominciato a uscire e io non ho fatto nulla. Sono rimasto a guardare mentre strabordava. Quando ho finito di farmi il bagno ho passato mezz'ora ad asciugare. Ma è stato terapeutico: uno dei primi atti di coraggio della mia vita.
Mi mancavano i due che eravamo stati, che non siamo più stati capaci di essere.
I sogni hanno bisogno di sapere che siamo coraggiosi.
Non capisco perché la gente abbia bisogno di sentirsi rassicurata se qualcuno dice: si è per sempre. Nulla è per sempre.
Si sa come sono le donne, se le desideri lo sentono subito.
Ci sono persone che non frequento per come mi fanno sentire ogni volta che le rivedo. È come se mi rubassero l'energia: mi consumano.