Scritta da: Silvana Stremiz
in Frasi & Aforismi (Libri)
Lei era una ragazza romantica, lui un tipo violento. Il destino un giorno li fece incontrare e cominciarono i guai per tutti...
dal libro "Tre metri sopra il cielo" di Federico Moccia
Lei era una ragazza romantica, lui un tipo violento. Il destino un giorno li fece incontrare e cominciarono i guai per tutti...
Guardo Martina e penso a tutto quello che ha ancora da vivere. Alla bellezza del suo primo amore, di quello che sarà, di quello che non pensi mai possa finire.
L'amore è fatto di cose stupide, di quelle cose che non hanno senso, magari, che fanno sorridere o scuotere la testa ma che in quei momenti diventano bellissime. L'amore è quei messaggi che non vogliono dire niente ma che dicono tutto, che non ci fai caso quando arrivano ogni giorno ma che diventano un'ossessione quando cominciano a mancare.
Notte. Notte incantata. Notte dolorosa. Notte folle, magica e pazza. E poi ancora notte. Notte che sembra non passare mai. Notte che invece a volte passa troppo in fretta.
Il senso della vita: La felicità in tutti i sensi.
Rosso.
Lui la guarda. Il finestrino è abbassato Una ciocca di capelli biondo cenere scopre a tratti il suo collo morbido. Un profilo leggero ma deciso, gli occhi azzurri, dolci e sereni, ascoltano sognanti e chiusi quella canzone. Tanta calma lo colpisce.
"Ehi!"
Lei si volta verso di lui, sorpresa. Lui sorride, fermo vicino a lei, su quella moto, le spalle larghe, le mani troppo presto abbronzate per quella metà di aprile.
"Ti va di venire a fare un giro con me?"
"No, sto andando a scuola."
"E non ci andare, fai finta, no? Ti vengo a prendere lì davanti."
"Scusami." Lei fa un sorriso forzato falso: "Ho sbagliato risposta, non mi va di venire a fare un giro con te".
"Guarda che con me ti diverti..."
"Ne dubito."
"Risolverei i tuoi problemi."
"Non ho problemi."
"Questa volta sono io a dubitarne."
Verde.
E poi ripartire con calma, l'indomani, guidando senza fretta, sapendo che quello che cerchi ce l'hai lì vicino. Toccare ogni tanto la sua gamba per vedere se è tutto vero. E la strada che scorre sotto. E la musica che ti accompagna. E il mondo che va avanti. Ma non dà fastidio. Non fa rumore...
... E poi la domanda più difficile. "Scusi lei mi ama o no?" E la risposta più semplice. "Non lo so però ci sto!"
A volte non riusciamo a fidarci memmeno di chi abbiamo vicino da sempre.
E rabbia e disperazione, e voglia di non essere lì, di non credere ai propri occhi centuplicano le sue forze. Spalanca la porta scaraventandolo per terra. Entra nel salotto come una furia. E i suoi occhi vorrebbero essere ciechi piuttosto di vedere quel che vedono. La porta della camera da letto è aperta. Lì, tra le lenzuola scomposte, con una faccia diversa, irriconoscibile a lui che l'ha vista mille volte, c'è lei. Si sta accendendo una sigaretta con aria innocente. I loro occhi si incontrano, e in un attimo qualcosa si rompe, si spegne per sempre. E anche quell'ultimo cordone ombelicale d'amore vien reciso e tutti e due, guardandosi, urlano in silenzio, piangendo a dirotto...
Abbasso lo sguardo e mi manca respiro. Oddio, che mi succede?
E quando rialzo lo sguardo è ancora lì. Ora i suoi occhi mi sembrano anche più buoni. Piega la testa di lato e continua a guardarmi così, con quel sorriso bellissimo e uno sguardo spavaldo.
Però quanto è bello.
Non ci posso credere. Mi ha fatto arrossire.