Paradossalmente, la presenza più viva che possiamo provare è l'assenza.
Composta domenica 22 settembre 2013
Paradossalmente, la presenza più viva che possiamo provare è l'assenza.
Quando hai libertà di arbitrio, circondati soltanto di persone che possano offrirti un valido motivo per sorridere.
A volte attribuiamo la colpa per la nostra sofferenza all'amore, quando in realtà è solo la sua assenza a tormentarci.
Il passato di ognuno di noi è destinato a ritornare inesorabilmente nelle nostre vite. La verità è che potremo essere liberi di procedere soltanto quando ciò che è stato diverrà parte integrante di noi e l'accettazione colmerà il bisogno di distanza.
L'indipendenza sta dentro di te, non nelle miglia che ti separano dagli altri. Ma per capire questo, paradossalmente, devi prima attraversarne un po', di miglia!
Indagare nei meandri della nostra mente è affascinante, ma forse pure pericoloso; può mettere in luce tutte quelle piccole mancanze quotidiane che, altrimenti, passerebbero inosservate.
A volte, quando sentiamo la nostra anima dannatamente imperfetta, ci affezioniamo alla perfezione della materia; eppure la crepa di un muro sa fare emozionare, se la si sa guardare.
Perché, spesso, la gente si accontenta di essere prodotta in serie, quando si è tutti artigianali per natura? Bisognerebbe andar fieri della propria unicità, non cercare di mascherarla per sbarazzarsene.
Oggi è trasgressivo chi non si sforza a tutti i costi di apparire tale, rispettando il proprio modo di essere.
Gli amici autentici sono quelli che ti amano per come sei e talvolta si divertono nell'essere così diversi da te, sono quelli che ti stimano per le tue idee e ti apprezzano per le tue debolezze. Sono pochi, è vero, ma ci sono. Tutti gli altri, per me, sono solo gruppi di risate, di banchetti e di bevute.