Scritta da: Giorgia Stella
Chi non ti vuol sentire non ti sente, nemmeno se urli. Chi ti vuol capire ti capisce. Anche se non parli.
Composta domenica 16 agosto 2015
Chi non ti vuol sentire non ti sente, nemmeno se urli. Chi ti vuol capire ti capisce. Anche se non parli.
Se abbandoni una strada, pensa a quello che ti lasci dietro. Potresti rimpiangerlo e cercare invano, in altre strade, qualcosa che gli assomigli.
Lo sguardo cattura. La mente fotografa. Il cuore conserva.
"E guardo il mondo da un oblò". Si, ci sono momenti in cui per un po' lo si può fare: quando manca la fantasia, quando manca lo stimolo o quando semplicemente si ha voglia di stare soli con se stessi. Ma poi, qualsiasi nave trova il suo porto e allora l'oblò non basta più. Ritorna vivo l'entusiasmo e si ha solo voglia di scendere dalla nave, per andare ad ammirare il panorama, in tutta la sua meravigliosa grandezza.
L'amore assomiglia sempre più a un contratto di lavoro: c'è quello a chiamata, quello a termine, quello flessibile. Quello vero è raro. Il tempo indeterminato è un lusso per pochi.
L'illusione è effimera e chiude a chiave porte mai aperte. La speranza è sana e può aprire porte che neppure ti immagini.
Ci sono sguardi che arrivano così lontano. Arrivano oltre. Oltre le parole.
La vita non insegna. Lei mette a nostra disposizione il suo immenso patrimonio colmo di opportunità, bellezze, possibilità. Noi possiamo solo cercare di farne buon uso e ringraziare per il regalo avuto. Non è la vita che insegna, ma le esperienze, belle o brutte. È il nostro voler imparare a stare in questa vita, che ci insegna a vivere.
Perché se si vuole davvero qualcosa fantasticare non basta. Bisogna anche agire.
Solo se aprirai la porta del tuo cuore darai alle cose brutte la possibilità di uscire e a quelle belle la possibilità di entrare.