Scritta da: Marianna Mansueto
in Frasi & Aforismi (Libri)
Io penso che quando si perde qualcosa non ci si è badato abbastanza, perché se ci tieni veramente ci stai attento, te la leghi stretta.Commenta
Io penso che quando si perde qualcosa non ci si è badato abbastanza, perché se ci tieni veramente ci stai attento, te la leghi stretta.Commenta
Non credo ai principi e alle belle addormentate, ai vissero felici e contenti... credo alle persone che si sopportano... a quelli che maledicono il giorno in cui si sono incontrati.
Per Luca la maturità non ha patente, non passa attraverso i libri, passa attraverso i sogni e il coraggio di credere aldilà di tutto.
Mentire divenne inverosimile e indispensabile. Una bugia ne chiama un'altra e un'altra e un'altra, fino a fare una collana.
Mi chiedi "come stai?" e finalmente lo ammetto "male", mi guardi tutta e dici "non sembra", "tanto tu sei forte, sei saggia", si, io sono forte, sono saggia, "tu non ce l'hai il cuore come tutti gli altri", già, io non ce l'ho il cuore come tutti gli altri, perché io ne ho uno solo di cuore, gli altri ne hanno almeno uno per ogni occasione.
Due ombre si cercano nel buio, s'incontrano sulle loro labbra che sanno di sciroppo alla frutta. Carlo mi bacia piano, senza fretta, non gli corre dietro nessuno.Commenta
E mille sapori si mischiano: la mia bocca di ciliegia, le sue labbra d'arancia, l'aroma di rosa e lavanda, dell'erba fresca, del terriccio, che d'estate ha caldo e comincia a sudare.
Mi avevano detto che il passato condiziona il futuro, ma non mi avevano detto che vale anche il contrario: il futuro riscrive il passato, come l'ultima pagina di un romanzo trasfigura tutto quello che è stato letto a tal punto che a volte è necessario rileggere.
Ma che volete cambiare? Tanto il mondo girerà sempre nello stesso verso. Pensate di poter fermare il sistema ma poi non sapete neanche smettere di fumare. Ogni persona fa finta: fa finta di fare la rivoluzione, fa finta di essere speciale, fa finta di innamorarsi, fa finta di essere immortale. Io mi sono stancata di fare finta. Non ci sto.
Il mio cuore, ogni tanto, si ammala: è la malattia dei ricordi.
Perché per un attimo, il mio cuore si voleva voltare e riabbracciare il passato.
E io mi chiedo: quante mani si devono posare sulle ginocchia di una donna, quante, prima che si alzi di scatto e resti, quanti nomi vanno urlati prima di ricordarne uno.