Scritta da: Giuseppe Catalfamo
Hai mai sentito dire a chiunque "io non sono sensibile"? Hai mai sentito dire ad un imbecille "io sono imbecille"?
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Hai mai sentito dire a chiunque "io non sono sensibile"? Hai mai sentito dire ad un imbecille "io sono imbecille"?
Uguale è l'amore dei "diversi".
Onorare i nostri "vecchi" sarà quando verrà quel tempo nella vita che potremmo adottarli come nuovi figli.
Chissà cosa c'è là fuori, dopo l'universo.
Stima e rispetto, anche adorazione, durano tutta la vita... se pensi sia amore, no, è un rapimento.
Il trillare del telefono dovrebbe essere più intelligente.
Un crescendo in nove squilli dal soave al fastidiosetto.
Al decimo, sempre, 140 decibel esplicativi al "chiamante"...
Vaffanculo, non rispondo!
Continuo, cercando occhi che scintillino amore!
Se nel nostro tempo un falegname trentenne si professasse il Messia, come d'altronde gli Avventisti del settimo Giorno auspicano, andasse in piazza, ci dicesse parole d'amore, narrasse novelle, indicasse una nuova vita di povertà volta al bene spirituale, volesse che lo seguissimo diventando pescatori di anime e in ultimo impeto di vocazione divina si facesse crocifiggere dicendo che è per la nostra salvezza... Bhè, non v'è la pallida titubanza che sarebbe considerato un emerito imbecille.
Hai mai osservato
dall'alto la via principale d'una metropoli?
... e una colonia di formiche su un muretto di campagna?
Hai mai osservato
l'atteggiamento d'un sedicenne che vuol far colpo sulla coetanea?
... e un pavone che s'accende facendo la ruota?
Hai mai osservato
gli occhi lucenti di una madre che allatta il suo pargolo?
... e un fenicottero che col becco alimenta il pulcino?
Hai mai osservato
parlamentari e senatori che piglio assumono dai loro seggi?
... e dei maiali che mangiano in un porcile?
La frase contiene espressioni adatte ad un solo pubblico adulto.
Per leggerla comunque clicca qui.