Scritta da: Giuseppe Catalfamo
Un coccodrillo che piange non è detto sia triste...
Una iena che ride non vuol dire sia felice...
esattamente come l'uomo.
Composta sabato 12 dicembre 2009
Un coccodrillo che piange non è detto sia triste...
Una iena che ride non vuol dire sia felice...
esattamente come l'uomo.
L'uomo persevera nello sfidare la natura.
Non capirà mai che dovrebbe "arruffianarsela".
Molto più vero, allegro e felice un cane che scodinzola che un essere umano che sorride.
Se la ricerca sull'immortalità andasse a buon fine si presenterebbe alla scienza un nuovo, basilare, problema.
Trovare un sistema efficace per uccidere.
Egoisti ed ingrati i maschietti che finito di far l'amore evitano il contatto e s'accendono una Marlboro...
Io, ad esempio, dopo essermi "toccato", prima della nicotina mi dò sempre almeno due carezze.
Non è detto che necessariamente occorre una conchiglia,
a volte la "voce" del mare
si può udire da una scatoletta di tonno.
D'intelligenza canide mai si scriverà esaustivamente.
Di demenza umanoide con pochi zapping si satura la mente.
La vera essenza della geniale intelligenza del mondo animale, consiste nel vivere l'esistenza pienamente, senza false morali, non sprecando neanche un istante nel chiedersi "chi siamo", "da dove veniamo", "Dio c'è?".
Mi viene meglio descrivere sentimenti turpi,
quelli "belli" li provo.
Dio l'ho incontrato.
Un omino piccolo ma gargantuescamente geniale.
Conversai con lui all'o. P. g. (Ospedale Psichiatrico Giudiziario).
Pensava d'esser Napoleone.