Scritta da: Giuseppe Catalfamo
Sogno d'amare a gravità zero.
Composta mercoledì 22 luglio 2009
Sogno d'amare a gravità zero.
Un coccodrillo che piange non è detto sia triste...
Una iena che ride non vuol dire sia felice...
esattamente come l'uomo.
Moltissimo spesso... anzi sempre.
Le donne più belle, son sempre distanti dai canoni delle modelle.
Dovrebbe "dirla lunga" che la prima volta d'amore per i novelli sposi s'identifica anche con un solenne,
"consumare" il matrimonio.
Ho la "soglia del dolore" talmente alta che pensavo me li avessi solo spaccati, invece me li hai proprio tritati.
Basta con sta frase del giorno "amore e cuore"
Scambiatevi un segno di pace,
ma anche due schiaffi ogni tanto...
Ho sempre cercato, sempre cercherò, pur sapendo che il sempre non esiste e che l'esisterè è sciocca presunzione, verità possibili nell'impossibile della Fede o nell'improbabile delle razionali cognizioni,
con l'intento non di sposare teorie o dogmi ma per trarre una visione che possa dirsi "mia", non per esser saccente, solo per non essere pecora.
Rileggendo queste 4 righe noto ghignando che si evince uno dei miei più radicati dogmi, quello del "Non".
Certo che la "vita" sia un errore, il suo senso sarà rendere al cosmo i minerali di cui per qualche bislacco incidente abbiamo usufruito per breve ed inutile prestito.
Certo che il tempo sia invenzione umana, tributo all'altare del "sistema"... come il salario.
Il Tempo, quello vero, quello che non c'era prima del Big Bang, prima della luce, prima dell'evolversi dello spazio – è inconcepibile come potesse non esserci prima d'esser creato – esisterà da qualche parte un nucleo, ma anche una piramide, perché no, una medusa pelagia, insomma un'Entità che di suo possiede ogni elemento occorrente per "costruire" questo universo, ogni elemento, dai minerali alla luce, dall'acqua al Tempo; per l'Entità il Tempo è qualcosa che si può usare, plasmare, stringere, allargare, malleabile come morbido metallo, elemento come tanti, "sempre esistito". Partiamo sempre dai concetti "inizio" e "fine" per spiegare l'origine della vita, il cosmo non conosce queste due parole che sono i confini del nostro limitato vedere, inesistente capire, inutile esistenza, "sempre" esistere "finire" "iniziare" sono piccoli concetti umani, mortali, che certamente l'Entità non concepisce, probabilmente non esiste un'origine.
Il corpo è glomerulo di zinco, selenio, sodio, magnesio: se all'interno vi fosse un'anima, beh, l'avrebbe anche uno scoglio, una calamita potrebbe averne due.
Pazzo?
Alla stregua d'asserire a dogma che l'uomo nacque dal fango, e, "fanghizzato", una costola creò la donna; disertore di resurrezione sfuggo al "fango" sposando il "Nulla".
Sindacando, a livello atomico non esistono neanche i colori...
Spesso m'è stato chiesto di spiegare il gioco del poker.
Ritengo di non saperlo fare,
come spiegare istinto ed intuizione
che mutano in funzione di chi ho davanti al tavolo.
Talvolta avrebbero dovuto spiegare a me che si stesse giocando a poker.
Dio l'ho incontrato.
Un omino piccolo ma gargantuescamente geniale.
Conversai con lui all'o. P. g. (Ospedale Psichiatrico Giudiziario).
Pensava d'esser Napoleone.