La ricerca di senso caratterizza la storia dell'uomo. Dagli albori a oggi, cerchiamo risposte alle domande che portiamo nella mente. Tutto sembra compiuto e risolto, ma qualcosa sussurra, una voce sottile che chiede conferme e risposte ai quesiti più intimi del nostro essere uomini. E cerchiamo soluzioni al disagio, ognuno come può, troppo spesso nel posto sbagliato.
Cammini, ondeggi, a volte voli, carico di sogni e desideri, aspettative, ipotesi, sussurri d'anima portati con fierezza mescolata al pudore, perché la parte più intima di te è nascosta e marchia ciò che sei e che ambisci, svettando invisibile sulla tua esistenza.
Non dimenticarti che la fiducia è una fiamma fragile e preziosa che ha bisogno di aria per vivere. E basta un attimo di menzogna perché si spenga. E riaccenderla è difficile.
Spirito bevve l'ultimo sorso di caffè. "Chi si accontenta gode. Si dice così, no?" Qualcosa di azzurro e inspiegabile scese nelle stanze più profonde di Spirito. Spalancò il cancello con un calcio e si sedette nel centro dell'anima, spargendo il suo colore. La voce di Giada arrivò da un angolo di paradiso. "No, Spirito. Chi si accontenta muore. Almeno secondo me."
Spirito gettò gli occhi nel cielo, lasciandoli andare come due passeri liberati. Era alto e luminoso, lontano, eppure così vicino da poterlo toccare. Sembrava una distesa di acqua trasparente e in quel mare capovolto sopra la sua testa si sentì talmente piccolo da perdere il fiato. Seguì il volo lento di un'aquila reale e osservò incantato le grandi ali immobili, erano mani aperte che solcavano le nuvole.
L'amore è azzurro. Non può essere rosso, quel colore appartiene a troppe canzoni o a qualche romantica poesia d'appendice. È azzurro come il cielo dopo un temporale, tenue e screziato di bianco, terso e splendente di luce. Azzurro è lo sguardo buono di una persona amica, è l'acqua di un fiume che irrora la terra e la feconda. Azzurro è il colore della camicia che indossava quel ragazzo con l'orecchino, un cioccolatino nella mano e una margherita nell'altra.
Non vivere nel mondo di ieri e lascia andare ciò che sei stato, il ricordo, le delusioni, le gioie. Regala tutto al passato, perché il tempo è un fiume che scorre e non puoi nuotare controcorrente. Affidati al flusso del presente e perdona ciò che non c'è più. Se ancora ci pensi, probabilmente stai continuando a innaffiare una pianta morta.