Scritta da: Michelangelo (Milo) Da Pisa
Il tempo in cui vivo è uno specchio nelle tenebre che riflette i miei sogni, falsifica le mie paure, opacizza le mie inquietudini.
Composta martedì 19 novembre 2013
Il tempo in cui vivo è uno specchio nelle tenebre che riflette i miei sogni, falsifica le mie paure, opacizza le mie inquietudini.
Un figlio dovrebbe essere la proiezione dei nostri sogni, non il riscatto dei propri fallimenti. Lasciate che i bambini siano semplicemente bambini, non surrogati di adulti derubati dell'infanzia.
La calunnia è un sasso lanciato nel lago, circonferenze concentriche di falsità che si propagano senza controllo, allontanandosi sempre più dall'epicentro del vero.
La cultura nel popolo è un mostro che si nutre del sonno dei potenti.
Il dolore è un suggeritore di poesia, ti sporca la pelle per decantare la purezza dell'animo.
Come un cane zuppo d'acqua, vorrei scrollarmi di dosso le paure e dare un calcio in culo al mio passato per abbracciare il domani.
La menzogna è una casa di lusso costruita su fondamenta di fango.
Osservavo le mie aspirazioni far capolino dalle mie inquietudini, per poi inabissarmi negli abissi della nostalgia.
Avrei voluto raccontarti di me, ma non parlo mai degli assenti.
Arriva il triste momento quando non c'è più spazio nella libreria e inizi a scrutarli uno per uno, valutando quale libro togliere per riporlo nel buio di qualche scatolone da dimenticare in garage. E loro ti guardano, con quello sguardo che implora pietà, quasi a volerti dire: "e se ci stringessimo un po'?"