Scritta da: Michelangelo (Milo) Da Pisa
Mando tutti via, perché ho paura di essere salvato. Preferisco essere monarca dell'irreale che suddito del banale.
Composta sabato 7 dicembre 2013
Mando tutti via, perché ho paura di essere salvato. Preferisco essere monarca dell'irreale che suddito del banale.
Alzò lo sguardo e il cielo improvvisamente capitolò, il mare servilmente si ritrasse, il vento con riguardo esiliò. Sembrava che la natura s'inchinasse di fronte alla sua bellezza, ogni elemento obbediva ossequioso alle leggi del suo respiro.
La straordinaria bellezza della vita sta nella capacità di trasformare una sconfitta in concime per la rinascita.
Il brivido è un istinto vitale, serve a scrollarti di dosso il freddo, la paura, la realtà.
Adoro i giochi di parole, anzi mi diverte l'idea che le parole giochino spensierate sui prati dell'animo, che ridano come bambine solleticate dalla mia penna.
Indole errante, mente apolide, animo nomade. Ovunque io sia, mi ritroverò.
Non v'è prigione più angusta di un'ossessione.
Ho pianto. Per rabbia, per gioia, per dolore, dinanzi un'emozione. Ho pianto tutte le volte che la vita m'ha dato un morso o un bacio.
Siamo note che confusamente abitano lo spartito della vita, in balia di stonate orchestre dirette dal destino.
I miei desideri soffrono di perenne insonnia.