Scritta da: Michele Gentile
Simile al sole splende la mia paura. Notte di assenze.
Composta sabato 2 marzo 2013
Simile al sole splende la mia paura. Notte di assenze.
Sera
scritta in un lampo
mortifica gli dei.
Immortale,
forse felice
grammatica
di parole negate.
Prenditi cura del dolore
lascialo libero,
non sa quello che vuole
gli occhi si arrendono.
Pensaci tu al silenzio
a cucirgli la bocca,
non sa quello che dice
le ombre riposano.
Io devo andare
vele verdi
slacciano l'orizzonte...
sono un cacciatore di delusioni,
infallibile nel suo mestiere.
Io decido, io sbaglio, io vivo.
Considero i miei giorni, la mia intera esistenza come un meraviglioso sentiero dipinto dalla sorte con i colori vivi e cangianti della natura.
Bisogna saperla indossare la felicità.
Ci sono amori che finiscono solo per non morire mai.
Le migliori rivoluzioni nascono dalle pagine di un libro.
Tieni da conto ogni stilla di sole e tutti i respiri del mare; saranno i tuoi occhi quando si farà buio.
Come la gente mi guarda è una sua scelta, quanto me ne importi è la mia.
Io il mare lo vorrei abbracciare.