Theresa lo interruppe stringendogli la mano. "Sono convinta che ci credi davvero, e anche una parte di me vorrebbe crederlo. Se adesso mi abbracciassi e mi implorassi di restare, sono sicura che lo farei, perché hai portato nella mia vita qualcosa che mi mancava da tempo. E continueremmo entrmbi in questo modo, convinti che tutto vada bene... ma non sarebbe così, non capisci? Perché al prossimo litigio..." Si fermò. "Non posso competere con lei. E per quanto desideri che la nostra storia continui, non posso permetterlo, perché tu non lo permetteresti."
Ci ho riflettuto anch'io, sai. Mi sono chiesta dove saremmo stati, dove avremmo vissuto, che vita avremmo fatto... So che mi fa sembrare cinica, ma negli ultimi due anni ho cercato in ogni modo di convincermi che, anche se il nostro era vero amore, non sarebbe mai durato.
Se ci fosse stato un osservatore casuale, avrebbe visto un uomo distrutto, invecchiato di colpo nel giro di due ore. Chino in avanti sulla sua poltrona, col viso tra le mani e le lacrime negli occhi. Non riusciva a frenarle, quelle lacrime.
Con il tempo, però, ho capito che l'amore non è qualche parolina dolce mormorata a fior di labbra prima di addormentarsi. L'amore si nutre di gesti concreti, di dimostrazioni di devozione nelle cose che facciamo giorno per giorno.
In effetti penso che tu mi stia dicendo la verità. Solo che non la dici tutta. E la parte che tradisci è proprio quella che mi aiuterebbe a capire che tipo sei.