Scritta da: Andrea Manfrè
Il vero mistero del mondo è ciò che si vede e non l'invisibile.
dal libro "Il ritratto di Dorian Gray" di Oscar Wilde
Il vero mistero del mondo è ciò che si vede e non l'invisibile.
Chiunque può essere ragionevole, ma esser sani di mente è raro.
La base logica del matrimonio è il malinteso reciproco.
Gli umili fiori di campo appassiscono, ma tornano poi a fiorire; il prossimo giugno l'avorno sarà dorato come adesso; tra un mese questa clematide sarà coperta di stelle purpuree e di anno in anno la verde notte delle sue foglie racchiuderà quelle stelle di porpora. Ma la nostra gioventù non torna mai indietro, il palpito di gioia che batte in noi a vent'anni si fa torbido, si indeboliscono le nostre membra, i sensi si corrompono. E noi degeneriamo in ripugnanti fantocci ossessionati dal ricordo di passioni di cui avemmo troppa paura e di tentazioni squisite a cui non osammo abbandonarci. Gioventù! Gioventù! Nulla vi è al mondo che valga la gioventù.
C'è una specie di fato che perseguita le nostre buone decisioni. Ci si decide sempre troppo tardi.
Se pretendete di essere buono, il mondo vi prende sul serio; se pretendete di essere cattivo, il mondo rifiuta di credervi; tale è la bestialità stuoecente dell'ottimismo.
Una vita senza amore è come un giardino senza sole e coi fiori appassiti.
I più bei versi, le più belle scene a teatro riguardano sempre la morte, perché il più grande messaggio dell'artista è farci comprendere la bellezza della disfatta.
La coerenza è la virtù degli sciocchi.
Più si studia la vita e la letteratura più si sente con forza che dietro ogni cosa meravigliosa c'è l'individuo, e che non è il momento che fa l'uomo, ma l'uomo che crea l'epoca.