Scritta da: Silvana Stremiz
Nella vita bisognerebbe trascorrere meno tempo davanti allo specchio, ma molto di più davanti alla nostra anima e un tempo infinito davanti a Dio.
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Nella vita bisognerebbe trascorrere meno tempo davanti allo specchio, ma molto di più davanti alla nostra anima e un tempo infinito davanti a Dio.
Per vivere la spiritualità e la realtà della vita dovremmo imitare gli alberi con i rami alti che sfiorano il cielo e le radici aggrappate profondamente alla terra.
Anche se ciò che puoi fare è soltanto una piccola goccia nel mare, può darsi che sia proprio quella a dare significato alla tua esistenza.
Pensavo che solo i sentimenti nascosti e protetti, come i semi della terra, riescono a germogliare e a fiorire.
Ci si può ammalare e perdere l'entusiasmo della vita quando non si ha più volontà di guardare il cielo, di parlare con la gente, di ascoltare, di sperare.
Uno dei modi felici è quello di rendere la vita piacevole a coloro che ti stanno vicini e, per arrivare a questa meta, a volte dobbiamo alzare le vele a favore del vento, altre volte controvento, ma sempre dobbiamo continuare a navigare per non andare alla deriva.
Negare i sentimenti è come guardare ad occhi chiusi un cielo stellato e credere di vederlo: ne scopri la sublime bellezza solo quando li apri.
Percorriamo soltanto una volta la strada della vita e tutto quello che possiamo fare di bello e di vero non può essere rimandato perché da queste parti non passeremo mai più.
Dobbaimo confidare in Dio e che soltanto nella libertà infinita è possibile incontrarlo. Dio è la sola forza che ci tiene in vita, che regola il flusso delle aree, le orbite dei pianeti, il levarsi del sole e della luna.
Ho inseguito la felicità in ogni luogo, credevo di trovarla nascosta dietro alle montagne o in mezzo alla valle, ma ben presto mi sono reso conto che essa vive nel breve spazio di un respiro.