Scritta da: Rossella Porro
E passerà, come tutto deve passare. Alla notte più scura non segue forse il giorno? Allora mi consolo perché tutto passa perfino questa incertezza sbroglierà al vento la sua matassa.
Commenta
E passerà, come tutto deve passare. Alla notte più scura non segue forse il giorno? Allora mi consolo perché tutto passa perfino questa incertezza sbroglierà al vento la sua matassa.
Dove si nasconde la sensibilità? Forse tra le pieghe nascoste del dolore? Forse nel timore di non essere adeguato? Forse nel bisogno di aspettare che siano gli altri a capire, a perdonare, ad aspettare, a lenire le ferite, a darti certezze... è forse qui che si nasconde? No, non è qui che si nasconde, questa io la chiamo fragilità.
Per una volta, per una sola volta avrei voluto dimenticarmi di tutto così ho lasciato sulla sabbia le mie orme: che le cancelli il mare.
Così ero in guerra:
senz'armi
a mani ignude
ad aspettare l'infame stoccata.
L'uomo stolto osserverà la noce e non avrà la pazienza di coglierne il frutto. L'uomo incauto con un sasso distruggerà la noce senza aver cura di preservarne il frutto. L'uomo saggio userà uno schiaccianoci.
C'è più onestà in una bugia che in una mezza verità.
Ambigue trame
tesse il destino
imprigionando
i miei passi
irrimediabilmente ai tuoi.
E fu come
sdradicar radici
ai teneri germogli
non si poteva poi sperar
di riceverne bellezza
quando la vita
era stata oltraggiata.
Chissà per quale oscura ragione la mente umana ama trastullarsi in effimere chimere senza ascoltare, vedere ciò che agli altri è così chiaro.
Muore tra i rovi
attorcigliata la solitaria
rosa
assetata d'acqua.