Scritta da: Sabrina La Rosa
Le vere donne non devono incutere timore, ma riuscire a farsi rispettare.
Composta venerdì 24 luglio 2015
Le vere donne non devono incutere timore, ma riuscire a farsi rispettare.
So che non incrocerò più il tuo sguardo e non sfiorerò più il tuo cammino, eppure, io e te, siamo destinati a stare insieme, in qualunque modo la vita ci consentirà.
Si atteggiano tutti a grandi amici, fin quando non commetti l'errore di far capire che, ogni tanto, hai bisogno di qualcosa anche tu.
L'ho sempre detto, gli animali hanno una sensibilità così profonda che solo i bambini possono eguagliare. Non parlano ma percepiscono. Se stai male, ti stanno vicino, chiedono affetto ma, in realtà, sono lì a darti quello di cui tu hai più bisogno.
Sono una come tante, forse un po' più forte di qualcuna, perché non ho avuto nessuno da cui andare a piangere.
Alla gente, piacciono le dimostrazioni affettive, non le chiacchiere. Questo è uno dei motivi per cui finiscono anche i migliori rapporti, quelli che, all'apparenza, sembravano perfetti.
Non morirai neanche questa volta, almeno, non il tuo corpo. Supererai anche questa, come le altre. Ma non pretendere di dimenticare perché non si può, non in questa vita almeno.
Il perché non esiste in certe storie, non sono destinate ad andare avanti e né a fermarsi, non si sta bene insieme e si sta male senza, sono quelle che storie che durano in eterno, senza essere vissute mai.
Propongo il Nobel per lo scienziato che troverà l'antidoto contro l'invidia. È diventata una malattia pericolosa e, soprattutto, contagiosa.
So che tu ci sarai sempre, in ogni battito ed in ogni respiro, forse, non potrò più stringerti la mano o baciarti ma non sarò mai così brava a mandarti via dai miei pensieri e dai miei desideri.