Scritta da: Susan
Tremenda, mi dici tremenda, tu, tu che non sai che io tremenda. Si! Tremendamente tremenda donna!
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Tremenda, mi dici tremenda, tu, tu che non sai che io tremenda. Si! Tremendamente tremenda donna!
Accetto tutte le sconfitte della vita, ma mai accetterò una falsa verità!
Cos'è che cercava lei, una domanda a cui un unica risposta aveva. Quasi avesse paura di dirselo, cos'è che desiderava? Nulla! Mentiva, mentiva a se stessa, lei, lei voleva qualcuno che l'amasse con tutte le sue ferite nell'anima, lei, lei voleva semplicemente che qualcuno l'amasse ed accarezzasse quelle profonde cicatrici, qualcuno che, semplicemente l'amasse.
Un poeta vive la sua malinconia, ne scrive. Ne dona sfumature colorate. Regala lacrime e speranza. Un poeta, incompreso morirà nella sua solitidine da solo! Seppur vivrà in eternità!
Cos'è che ti da la voglia di vivere? Quante volte mi sono posta questa domanda. Troppe volte, e mi sono sempre risposta. La speranza che domani qualcosa cambi in meglio!
È bello perdersi nella semplicità dell'arcobaleno.
E poi, lascio che la bambina in me venga fuori, raccolgo una margherita la porto alle labbra quasi a volerle colorare di un sorriso, vedo un aquilone che vola alto, il sorriso di uno sconosciuto, e, sono felice!
Cos'è un sorriso? L'attimo, l'attimo della felicità!
E poi, dopo tanta solitudine, senti quella voglia di rinascere, rinascere e parlare, parlare e parlare con coloro che di solitudine ne hanno vista fin troppo, anche più di te!
Vivo è dolore di una spina conficcata nell'abisso dell'anima, giace sapiente l'ultimo urlo, ultima spina inflitta, resta profonda negli abissi sconosciuti anche all'anima scheggiata di chi amor è! E d'amore muore!