Sai cosa significa impazzire? Rendersi conto di essere perfettamente normale, ma non riuscire più a far nulla delle cose normali che facevi prima. Rendersi conto che è nero, ma per te è anche bianco - nonostante tutto. Volere ciò che non vuoi - non volere ciò che vuoi. Farsi male per volersi bene e farsi del bene perché ci si vuole male. Pochi capiranno ciò che voglio dire, molto pochi. E onestamente lo spero.
Scriverò una frase detta e ridetta, ma probabilmente letta e capita con un orecchio solo: "La vera felicità dell'anima, consiste nel veder sorridere qualcuno che da tempo non lo faceva, vedergli gli occhi illuminarsi, sentire la sua mano stringere la tua con decisione e dolcezza... sapere che di te si può fidare"! Vi assicuro che tutto questo cancella i nostri timori e ci dona una serenità che nemmeno l'oro di tutto il mondo ci potrebbe dare.
Pensavo che ognuno di noi è destinato a momenti bui, di sconforto, di sfortuna, di tormento, ma la cosa peggiore, non è tutto questo. Noi possiamo trovare la forza di andare avanti, di combattere, abbiamo mille possibilità. Possiamo davvero uscirne. Ciò che è ignobile veramente, è vedere chi non può lottare: tutti questi bambini massacrati, questi animali "usati", questi anziani abbandonati. Ecco cosa fa male. C'è chi non ha la forza materiale. Noi ne siamo pieni. Riflettete.
Onestamente, non me ne frega niente della stima delle persone, non me ne frega niente dei "ma quanto è brava", "ma quanto è bella", "ma quanto è buona". Non me ne frega niente di apparire simpatica per forza, quando vorrei mandare a fanculo. Mi piacerebbe per una sola volta nella mia vita, sentirmi dire: "mi piaci perché sei tu".
Si finge. A volte sperando che vada meglio, o per illudersi che sia meno peggio di quanto pensiamo. Si finge. Quando non si vuole accettare un'amara realtà. Si finge e si mostra un sorriso, mentre in verità stringeremmo talmente forte i denti in modo da spezzarceli. Si finge, o forse semplicemente ci tuteliamo? Questo ancora lo devo capire.
A volte ho come l'impressione di essere l'unica ad accettare i difetti altrui. I miei invece, me li fanno pesare come fossero palle di cannone. E non contenti, me li scagliano addosso!
È terribile quando vorresti essere la stessa di prima, ma anche sforzandoti ti ritrovi diversa, nulla ti soddisfa più, le cose che ti facevano sorridere; ora ti lasciano indifferente, e ti arrabbi con te stessa, ti arrabbi sopratutto con gli altri, che ti hanno resa una persona che non riconosci più nello specchio.