Scritta da: Violetta Serreli
in Frasi & Aforismi (Saggezza)
Non rendersi conto dei propri limiti equivale ad ammettere di essere stupidi.
Composta venerdì 31 luglio 2009
Non rendersi conto dei propri limiti equivale ad ammettere di essere stupidi.
La ricchezza del nostro cuore, brilla solo agli occhi di chi vi sa leggere dentro.
La verità spaventa perché sorride a chi non osa mentire a sé stesso.
Il pensiero è la nostra più intima espressione. Senza di esso non saremmo nessuno.
Ci sono donne così fortunate che mai un luogo comune le sfiora... sempre "pulite", sempre "vere", sempre così... diverse. Quasi da non ammettere a sé stesse di essere donne.
Il confine tra l'ignoranza e la presunzione è tanto sottile da far credere agli altri di essere intelligenti.
Le strategie in amore sono il sicuro fallimento del cuore. Riempiono di sé e svuotano di senso.
Io archivio sempre le mie esperienza passate, non mi va di riviverle. Ci penso, a volte, e basta. Sono una parte di me, ma nella mia testa hanno un termine che coincide con la completezza di ciò che da quella esperienza ho avuto. Completezza non come perfezione, ma come crescita interiore. Che percepisco mia. La certezza che riviverle mi porti a confrontare gli stati d'animo passato e attuale, mi rovina decisamente il desiderio stesso di riprovarci. Ero io. Sono stata io. Sono io. E un giorno sarò io. Prima di allora nulla potrà ripetersi con la stessa intensità.
Siamo talmente abituati a essere fregati, che le persone sincere non le riconosciamo più. Oppure riserviamo loro una immotivata diffidenza.
C'è chi ancora non sa. Che la rabbia è differente dal dolore. Che la rabbia è una reazione violenta di sopravvivenza, nel bene o nel male. E che il dolore è la morte interiore, nel male che procura una delusione. In tutti i ricordi che scatena, in tutte le paure che risveglia. Il dolore è il punto di arrivo, di un pensiero felice rimasto solitario dopo aver scacciato la tristezza.