Quando ci criticano abbiamo un doppio vantaggio: conosciamo meglio chi esprime il proprio giudizio che si specchia nel suo essere e conosciamo l'altra parte di noi che non scorgiamo dall'interno.
Le persone cambiano e te ne accorgi quando non le riconosci più.
Voi che mi giudicate, credete di essere innocenti? Siete voi che mi avete indotto a sbagliare con il vostro comportamento nei miei riguardi e ora puntate il dito verso il frutto della vostra colpa senza specchiarvi nella vostra coscienza. Io ho commesso solo un errore: "desideravo essere amata!"
Affidare il proprio cuore non è facile. Qualcuno la chiama incoscienza, per me vuol dire metterci tanto ma tanto amore.
Puoi fare l'eroe quanto vuoi, ma la statua non te la fanno.
Non è poi sta gran cosa sapete, distinguersi con le belle parole, ma poi compiere cattive azioni.
Le scelte fatte con il cuore saranno quelle più difficili e dolorose, ma sono quelle in cui non sbaglieremo mai.
A volte il silenzio non è d'oro, perché tacere è spesso comodo e facile, mentre parlare è difficile e penoso. Tacere può anche essere un segno di prudenza, ma parlare è quasi sempre un atto di coraggio.
Spesso diamo la colpa a qualcuno o qualcosa per quello che ci accade, cerchiamo una scusante perché giustificare i nostri errori maschera gli stessi. È esattamente come nascondere un brufolo con il fondotinta, il problema è che non è una vera e propria soluzione, ma bensì una scusa provvisoria poiché il mattino dopo il problema persiste. Accettare se stessi è il primo passo, il seguente è non fare di uno specchio chi ci circonda.
La persona forte non nasconde o reprime uno stato di profonda sofferenza; lo manifesta apertamente al prossimo, con coraggio e dignità!