Scritta da: Patrizia Luzi
Sarà bellissimo uscire di nuovo all'aria aperta senza paura di dover mantenere una certa distanza, ma ancor di più sarà meraviglioso potersi riabbracciare.
Composta lunedì 30 marzo 2020
Sarà bellissimo uscire di nuovo all'aria aperta senza paura di dover mantenere una certa distanza, ma ancor di più sarà meraviglioso potersi riabbracciare.
Coronavirus tu vieni chiamato, portando La Corona che ti hanno assegnato, ci hai messi in ginocchio senza avere scelta, sentendo ogni giorno una nuova sentenza che noi accettiamo con ammarezza, ricorda però che in ginocchio si prega, e questa sarà la tua amara pena.
Sembriamo leoni in gabbia, in attesa di libertà, in attesa di purificazione.
Quando si apriranno le celle, non solo ci leccheremo le ferite, dovremo ricominciare a lottare per noi stessi, a vincere e tornare a ruggire nella savana.
Sembra, adesso, che ci siamo persi nel mare aperto, un ristagno senza vento, senza corrente...
Ma col tempo arriverà la brezza e ci porterà alla sicurezza del porto.
Viaggiando posso scoprire parti del mondo stupende, ma restando a casa ho scoperto una parte di te meravigliosa.
Tuteliamo i bambini di oggi, per costruire la società di domani.
Ci sono angeli che non hanno ali, ma camici.
Perché in fondo la vita è un alito di vento: viviamola con il sorriso e senza lamento.
Un cuore versatile sarà sempre all'altezza di ogni evento, saprà aspettare, saprà avere coraggio, saprà vincere.
Vorrei che questo abbraccio virtuale si trasformasse in un soffio di vento, per dirti che anche se resti a casa non sei da solo, che le nostre paure siano un'opportunità per restare più uniti, in questi momenti critici non dimentichiamo che dopo la pioggia arriva sempre un raggio di sole.