Scritta da: Cristian Ghetes
in Frasi & Aforismi (Figli e Bambini)
Lasciate svliuppare i rami ai bambini.
Composta domenica 7 ottobre 2012
Lasciate svliuppare i rami ai bambini.
Ci accorgiamo di quanto sia meraviglioso essere bambini, quando diventiamo adulti e ci accorgiamo di quanto sia meraviglioso essere adulti, quando siamo vecchi. Una vita passata a rimpiangere il passato, avendo vissuto solo pochi attimi di presente. No Signori, questa non è vita.
Dolci bambini, non vegliate, nel letto comodi restate! Date spazio al vostro sonno, date spazio all'abbandono profondo. Dal dolce Morfeo lasciatevi sfiorare e nei vostri sogni lasciatelo entrare. Teneri bimbi dalla candida pelle, vi assiste il cielo, Dio e le stelle. La vostra fatina dei sogni attendete, e con lei felici sarete.
I bambini che scappano, si guardano alle spalle per vedere se il papà li rincorre. Se non lo fa, lo aspettano, fregandosene del vantaggio.
Insegniamo ai nostri bambini ad agire d'impulso senza troppo pensarci sù, ad usare l'istinto piuttosto che la ragione. Così renderemo loro liberi di raggiungere desideri e sogni, risparmiandogli una vita piatta e noiosa.
L'amore per i figli gli gravava sul cuore col peso di tre grosse pietre. C'erano tutti i suoi innominati timori per loro, e le sue speranze. C'era tutto ciò che non aveva il potere di cambiare, compreso quello che erano: uno troppo mite, uno troppo facilmente tentato dalla crudeltà, e la bambina (sul suo cuore il peso di una grossa pietra) che era ancora un mistero, impossibile indovinare di cosa avrebbe avuto bisogno nella vita.
Il sorriso di un bambino, malgrado tutto, mi dà la voglia, la serenità di continuare a stare al mondo.
Anche io sono stufa, stufa, stufa di essere sempre sola, stufa che mi parli come se fossi la figlia della portinaia. Vorrei che mi guardasse come le altre madri guardano i propri figli, vorrei che la sera rimanesse accanto al mio letto per parlare prima di spegnere la luce, senza avere l'impressione che si posizioni come se seguisse un copione e avesse imparato le battute a memoria.
Non voglio parlarle perché non ascolta, perché ha sempre l'aria di pensare ad altro, di essere persa nel suo mondo.
Non voglio parlarle perché non sa più chi sono, perché sembra sempre domandarsi che cosa la leghi a me, quale sia il nostro rapporto.
L'amore per una madre lo senti dritto al cuore quando la rivedi dopo mesi. Rinasci in un attimo, per poi morire nel momento in cui la risaluti.
Quante volte da piccoli correvamo nel blu, occhi chiusi e braccia aperte, il vento che accarezzava il corpo, volare via con il pensiero, e sfidare la più alta fantasia, raggiungendo altezze visibili solo alla purezza dell'innocenza.